Lo ha deciso l’assemblea cui hanno partecipato gli esponenti del gruppo consiliare. La scelta di Filippo Bellanca, figura di spicco e di comprovata esperienza politica, dichiara il segretario cittadino Giuseppe Milioti, è stata condivisa all’unanimità per il suo impegno costante in favore della comunità e la sua profonda conoscenza delle dinamiche territoriali. E’ il candidato ideale per rappresentare al meglio le istanze e le esigenze di Sciacca a livello provinciale e la sua indicazione, conclude Milioti, rappresenta un segnale forte di unità del
Partito e di impegno concreto per il futuro della città.
Filippo Bellanca non sarà l’unico candidato saccense alle elezioni provinciali del 27 aprile. E’ ormai nota da tempo la volontà del consigliere comunale del Pd Giuseppe Ambrogio di andare a fare questa esperienza al consiglio provinciale, ma in Fratelli d’Italia
In Fratelli d’Italia ha dato la sua disponibilità alla candidatura Calogero Bono e tra i saccensi potrebbe essere in corsa anche il vice presidente di sala Falcone-Borsellino, il forzista Alessandro Grassadonio.
Bellanca e Bono saranno candidati nelle liste dei rispettivi partiti, DC e Fratelli d’Italia, mentre Ambrogio e Grassadonio saranno in lizza in liste civiche, nonostante l’appartenenza politica rispettivamente al Pd e a Forza Italia. Sembra ormai assodato, infatti, l’accordo trasversale tra Pd, Forza Italia, Mpa e Movimento 5 Stelle sulla candidatura alla presidenza della provincia di Agrigento del sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino che sarà supportato da tre liste civiche nelle quali confluiranno i candidati al consiglio provinciale per quello che viene definito un “accordo civico” che va oltre gli schieramenti, ma che ha generato accese polemiche e accuse di “accordi sottobanco” . DC, Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati invano hanno rincorso l’obiettivo dell’unità del centrodestra in provincia di Agrigento, chiamando in causa i parlamentari di riferimento dell’Mpa e di Forza Italia, ma senza alcun risultato. A pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste e delle candidature alle provinciali ( il 7 aprile prossimo) non sembrano più esserci margini per ulteriori discussioni. E così, il centrodestra espressione della Democrazia Cristiana, di Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati si prepara a mettere i simboli dei partiti nelle tre liste di candidati al Consiglio Provinciale, mentre per il candidato alla Presidenza deve scegliere tra il sindaco di Bivona Milko Cinà e il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino.
Dall’altro lato questa sorta di campo largo tra parte del PD, del Movimento 5 Stelle, Forza Italia ed Mpa è ormai proiettato verso la candidatura alla presidenza del sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino, mentre i diversi candidati al consiglio provinciale dovrebbero confluire in tre liste civiche, senza simboli di partito.
Una tornata elettorale, quella che porterà il 27 aprile prossimo all’elezione dei presidenti e dei consiglieri provinciali in Sicilia, in cui a votare saranno solo sindaci e consiglieri comunali. Dopo diversi tentativi finalizzati a ripristinare l’elezione diretta ed una serie di date annunciate e poi revocate si pone fine al lungo commissariamento delle nove province siciliane con elezioni di secondo grado.