I maggiori costi del 2016 dovuti all’emergenza rifiuti, dichiara Mandracchia, sono stati spalmati dalla precedente Amministrazione nelle annualità 2017 per 283.00 euro, 2018 per 244.00 euro, 2019 per ulteriori 244.000. Il piano economico e finanziario del Piano Aro prevede, inoltre, 1.300.000 euro di costi di conferimento in discarica, mentre nella realtà i costi per il 2017 ammontano a 2.330.000 euro. Chi ha voluto questo Piano Aro ha ridotto le quantità di conferimento ad arte, per mantenere invariato il costo rispetto agli anni precedenti. Chi oggi punta il dito sull’Amministrazione in carica – continua l'assessore - sa benissimo che i costi di raccolta e conferimento devono trovare copertura finanziaria nei ruoli Tari, ad esclusione di 23.000 euro relativi al servizio di pulizia spiagge e 108.000 per il servizio di scerbatura, derattizzazione e disinfestazione. Questi ultimi importi vengono coperti in parte dalla tassa di soggiorno e la restante somma da risorse del bilancio comunale. Le percentuali di imputazione vengono determinate dal Dpr 158/99”.
“Quando i rappresentanti del centrodestra parlano di aumento della Tari – conclude l’assessore Mandracchia – dovrebbero ricordare che a seguito della comunicazione della Sogeir, nel dicembre del 2016, di aumento dei costi di conferimento dei rifiuti in discarica da 83 euro a 125 euro a tonnellata, avevano l’obbligo di legge di adeguare la tariffa entro il 31 marzo 2017. Perché non l’hanno fatto? Perché non hanno aumentato la Tari nel rispetto dei tempi e della legge?”