A deciderlo è stato nelle scorse ore il Commissario nazionale delle acque e dei depuratori Enrico Rolle. Decisione assunta a seguito di un parere chiesto all'Avvocatura dello Stato e che stravolge, di fatto, l'iter dei progetti che Girgenti Acque si apprestava a realizzare, a partire da quello annunciato proprio negli ultimi giorni e relativo al rifacimento della rete idrica del comune di Agrigento per un importo di 31 milioni di euro.La stessa gestione del progetto da parte di Girgenti Acque, peraltro, sarebbe al centro di un altro filone dell'inchiesta della Procura di Agrigento sul gestore privato, rispetto ad un bando di gara per l'aggiudicazione dell'intervento sulla rete idrica cittadina. La decisione del commissario Rolle di seguire la procedura della gara d'appalto di fatto rimetterebbe tutti i progetti in discussione, sottraendone la gestione, apparsa fino ad ora scontata, da parte di Girgenti Acque. Tra questi progetti c'è anche quello che riguarda la rete idrica e fognaria della città di Sciacca. Anche qui ballano una trentina di milioni di euro, ma in questo caso comprendono anche i lavori di ampliamento del Parf e di adeguamento del depuratore comunale. Una questione su cui la sindaca Valenti aveva sollevato dei dubbi manifestati proprio a Rolle a seguito della decisione di tentare la via della risoluzione del contratto con l'ente gestore.