E' legato alla necessità di coprire l'aumentato costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che si è registrato nel 2017. Si tratta di 700 mila euro in più rispetto alla spesa prevista. La questione già da settimane anima il dibattito politico in città, ma ha assunto anche altri risvolti in relazione alla data di convocazione della seduta consiliare.
Non parteciperanno ai lavori i consiglieri di centrodestra: Milioti , Bono , Bentivegna ,Caracappa , Maglienti e Cognata . Alcuni di loro avevano manifestato già la scorsa settimana l'indisponibilità, polemizzando non poco con il presidente Pasquale Montalbano. Oggi tornano a parlare di atteggiamento irrispettoso dell'opposizione estendendo l'accusa a tutta la maggioranza che sostiene l'amministrazione Valenti. Lo hanno fatto dopo il tentativo di far slittare di 24 ore i lavori consiliari. I sei consiglieri, ieri, hanno ufficialmente chiesto di posticipare la seduta a domani sera per consentire la loro partecipazione. Ancora una volta, scrivono oggi in un comunicato stampa, la risposta è stata subito negativa e ciò conferma, aggiungono, che la nostra sensazione iniziale era corretta, ossia che vogliono deliberare l'aumento della TARI in silenzio e senza alcun confronto. Una pratica, per i consiglieri di centrodestra, già vista quando il sindaco ha deciso di aumentare l'imposta di soggiorno senza alcuna comunicazione al Consiglio Comunale.
Sull'aumento della Tari, il centrodestra, torna ad affermare che uno dei motivi , ma non l’unico, è legato al raddoppio del costo del conferimento del rifiuto indifferenziato in discarica ad opera della SOGEIR, in virtù dei nuovi trattamenti imposti dal governo Crocetta che passa da 83 euro a tonnellata a 155 euro, ma anche, sostengono, al ritardo con cui questa amministrazione ha posto in essere tutti quei correttivi per agevolare l’aumento della differenziata. Per noi, concludono, questa seduta era importantissima, tanto da volere anche la presenza delle TV, ma maggioranza e amministrazione hanno ritenuto di non accogliere la richiesta di far slittare di 24 ore i lavori consiliari per consentire la nostra partecipazione.
Fin qui le polemiche politiche, ma sull'aumento della Tari arriva l'appello della Cna di Sciacca all'amministrazione e al Consiglio Comunale affinchè si trovi una soluzione che consenta di evitare un ulteriore aggravio per le imprese artigiane. Sarebbe stato più opportuno, prima di parlare di aumento della tassa rifiuti, scrive l'organizzazione di categoria, modificare il regolamento. Richiesta che la Cna ha da tempo avanzato e che aveva sottoposto a tutti i candidati a sindaco delle ultime amministrative in città i quali non solo avevano condiviso la proposta, ma affermato che la Tari non sarebbe stata aumentata. Adesso che il provvedimento è alle porte, la Cna evidenzia come per gli artigiani si tratti di una vera e propria batosta perchè alcune categorie, come le officine e i laboratori, sono anche assoggettate al pagamento della tassa di smaltimento dei rifiuti speciali. A ciò si aggiunge che, secondo il regolamento comunale per l'applicazione della Tari, negli spazi in cui si formano i rifiuti speciali viene applicata anche la tassa al 50%, quindi queste imprese pagano una tassazione doppia.