già esiste, anche se il sindaco Vito Ferrantelli preferisce chiamarlo reddito di dignità. A Burgio, da 10 anni a questa parte, i cittadini bisognosi vengono occupati, a spese del Comune, in lavori di pubblica utilità in cambio di circa 400 euro al mese.
Si tratta di opportunità di lavoro temporanee, ma che hanno permesso ai disoccupati di lavorare e al Comune di risparmiare 300 mila euro se quegli stessi servizi fossero stati appaltati a ditte esterne, somme che poi sono state reinvestite per altri posti di lavoro comunali e per borse di studio agli studenti locali meritevoli. Pulizia stradale, pulizia dei locali comunali, guida turistica, aiuto ai disabili, custodia dei musei, aiuto ai vigili urbani, collaboratori per il servizio di mensa scolastica e così via.
Per il sindaco Ferrantelli, che da poco ha aderito al Partito Democratico, questa possibilità può essere ampliata a livello nazionale, sempre che gli enti locali abbiano la risorse necessarie per farlo: "Si può fare a livello nazionale, servono le risorse. Il reddito di dignità, nel nostro caso, è stato dato in cambio di un lavoro e di un servizio, e non a fondo perduto".