a seguito dell'emergenza è giunto al culmine di una seduta consiliare dalle caratteristiche piuttosto surreali. Vuoti, infatti, i banchi del centrodestra. Consiglieri risentiti perché non è stata loro accordata la richiesta di far svolgere i lavori questa sera. Questione che nei giorni scorsi è stata al centro di un durissimo scontro politico che ha visto finire sul banco degli imputati lo stesso presidente di Sala Falcone Borsellino Pasquale Montalbano. Ieri sera in aula le truppe della minoranza sono rimaste limitate ai due esponenti del Movimento 5 Stelle Teresa Bilello e Alessandro Curreri e al leader di Mizzica Fabio Termine. Appartengono a loro tre i voti contrari rispetto all'approvazione finale del punto, passato con tredici voti. Stamattina i gruppi dei centrodestra hanno annunciato una conferenza stampa per domani. “Non era mai successo – scrivono in un comunicato - che un presidente del consiglio non trovasse un’intesa tra maggioranza ed opposizione”. Definiscono, quello di Pasquale Montalbano, “un atteggiamento che resterà nella storia della cattiva gestione del consiglio comunale e che segna il fallimento politico e di mediazione”. La conferenza stampa di domani servirà, stando agli annunci fatti da questi protagonisti dell'opposizione, a riportare a galla la verità e smascherare le innumerevoli bugie dette. “Domattina – aggiungono - spiegheremo, carte alla mano, che la attuale opposizione non è fuggita da nessun confronto. Smaschereremo le bugie pronunciate da alcuni esponenti della maggioranza che dovrebbero avere il buon gusto, ogni tanto,di tacere. Smaschereremo – concludono - le bugie targate Francesca Valenti, perché la città deve sapere con quali criteri siamo amministrati. Toni che definire pesanti forse è ricorrere ad un eufemismo.
Ma sotto i riflettori è finito ancora una volta anche il “no” opposto alla diffusione televisiva dei lavori consiliari. Anche questo è stato argomento di scontro da parte dei consiglieri del centrodestra. Che, naturalmente, sanno bene che le televisioni non vengono più incaricate di trasmettere sedute consiliari dal comune non certo da oggi. Lo diciamo solo per amore della verità.
Ma intanto la nuova tariffa TARI, quella varata ieri, è entrata in vigore retroattivamente, ossia dal primo gennaio scorso. Obiettivo: coprire i costi sostenuti, come impone la legge. Ma sullo sfondo c'è un gravissimo problema. La TARI, infatti, è una tassa che viene regolarmente pagata da appena il 60% dei contribuenti. Il resto, infatti, non paga. E la cosa più grave, stabilita da una norma, è che i mancati introiti si trasformano in un costo per il Comune. Amministrazione dunque obbligata a caricare il predetto costo sulle tariffe successive. La conseguenza all'orizzonte è che la percentuale di chi non paga possa aumentare, e ad aggravare il tutto è che chi fa il suo dovere oltre al danno subisce la beffa. Una condizione inaccettabile, per la quale è assolutamente necessario addivenire ad un equilibrio fiscale, altrimenti prima o poi qualcuno si stancherà. Si sa che è anche per raggiungere questo obiettivo l'amministrazione Valenti ha istituito l'ormai celebre task-force per l'individuazione degli evasori fiscali.