società in liquidazione che non riesce da anni a garantire il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori. In realtà non si è trattato di un vero e proprio sciopero, ma le conseguenze sono state ugualmente pesanti, soprattutto nelle zone della città dove viene effettuato il porta a porta e nelle periferie. Alla vigilia della Pasqua i lavoratori avevano annunciato assemblee per ciascun turno e tutto questo ha comportato una riduzione delle ore di lavoro effettivamente assicurate. La raccolta della spazzatura, dunque, è stata effettuata a macchia di leopardo, con la conseguenza che in alcune zone i rifiuti sono rimasti accatastati non solo nei cassonetti ma anche tutt'attorno per giorni e giorni. Emblematico il caso delle vie Marco Polo e Ghezzi, a ridosso degli alberghi di Sciaccamare che proprio in occasione della Pasqua hanno registrato il pienone. Oltre al disservizio per i cittadini residenti nelle contrade Sovareto e Sant'Antonio, anche il danno di immagine ad una città che vuole vivere di turismo. Lo spettacolo che abbiamo offerto a quanti hanno scelto la città di Sciacca per le vacanze di Pasqua è stato vergognoso. Una vergogna targata Sogeir. Non ci sono altri termini da potere usare per questa vicenda e altre responsabilità da tirare in ballo, considerata la legittima la posizione dei lavoratori che da mesi attendono il pagamento degli stipendi e anche quella del comune di Sciacca che ha sempre assicurato con una certa regolarità il versamento delle somme alla società d'ambito per il servizio.
Il paradosso è che il comune di Sciacca,pur subendo un torto,facendo parte della società, Festività di Pasqua tra i rifiuti a Sciacca. Un disservizio e un danno di immagine per la città ancora una volta causato dalla Sogeir, società in liquidazione che non riesce da anni a garantire il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori. In realtà non si è trattato di un vero e proprio sciopero, ma le conseguenze sono state ugualmente pesanti, soprattutto nelle zone della città dove viene effettuato il porta a porta e nelle periferie. Alla vigilia della Pasqua i lavoratori avevano annunciato assemblee per ciascun turno e tutto questo ha comportato una riduzione delle ore di lavoro effettivamente assicurate. La raccolta della spazzatura, dunque, è stata effettuata a macchia di leopardo, con la conseguenza che in alcune zone i rifiuti sono rimasti accatastati non solo nei cassonetti ma anche tutt'attorno per giorni e giorni. Emblematico il caso delle vie Marco Polo e Ghezzi, a ridosso degli alberghi di Sciaccamare che proprio in occasione della Pasqua hanno registrato il pienone. Oltre al disservizio per i cittadini residenti nelle contrade Sovareto e Sant'Antonio, anche il danno di immagine ad una città che vuole vivere di turismo. Lo spettacolo che abbiamo offerto a quanti hanno scelto la città di Sciacca per le vacanze di Pasqua è stato vergognoso. Una vergogna targata Sogeir. Non ci sono altri termini da potere usare per questa vicenda e altre responsabilità da tirare in ballo, considerata la legittima la posizione dei lavoratori che da mesi attendono il pagamento degli stipendi e anche quella del comune di Sciacca che ha sempre assicurato con una certa regolarità il versamento delle somme alla società d'ambito per il servizio.
Il paradosso è che il comune di Sciacca facendo parte della società, pur subendo un torto, non può neanche chiedere un risarcimento danni. Insomma si trova costretto a “pagare e subire”, nella speranza che si possa accelerare la fase di affidamento del servizio ai privati, così come stabilito dalla gara d'appalto espletata dall'Urega per il piano Aro.
Si sta percorrendo la strada dell'affidamento sotto riserva di legge, in attesa dei tempi tecnici necessari alla stipula del contratto, anche perchè la stagione estiva è alle porte e, oltre al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, c'è da assicurare anche la scerbatura e la pulizia delle spiagge.