sodalizio che ha l'obiettivo di tutelare e promuovere l'arancia di Ribera e del quale fanno parte 130 produttori, 25 confezionatori e 123 aziende iscritte nella filiera dell’unico agrume riconosciuto con la denominazione di origine protetta. Riconfermato anche il vicepresidente Antonino Barbera.
Al suo terzo mandato consecutivo, Giuseppe Pasciuta ha dichiarato l'impegno a proseguire, consolidare e rilanciare quanto di buono e valido il Consorzio ha realizzato negli ultimi anni, fissando anche ulteriori traguardi finalizzati ad accrescere la qualità e la competitività della produzione e migliorare la rete commerciale. Il rinnovato Consiglio di Amministrazione ha annunciato la modifica del disciplinare di produzione, per adattarlo alle nuove esigenze del mercato, attraverso l’allargamento del panorama varietale e l'incremento delle produzioni biologiche, con l’obiettivo di assicurare risposte alle mutate esigenze dei consumatori. Inoltre, dice Pasciuta, occorre fornire strumenti e servizi ai produttori e confezionatori che possano dare maggiore valore al marchio DOP, aumentandone la garanzia di qualità. Infine, il Consorzio di Tutela dell'arancia di Ribera ritiene importante adottare una strategia territoriale condivisa, che permetta di individuare i punti critici del sistema produttivo, come ad esempio assicurare la disponibilità dell’acqua per l’irrigazione, provvedere alla sistemazione delle strade rurali e guardare alla gestione di tutto il territorio in un ottica di ospitalità turistica, secondo gli obiettivi individuati nel progetto de “Le vie della zagara dell’Arancia di Ribera DOP”.