targato Nello Musumeci ha deciso di rinviare le elezioni provinciali prorogando la fase commissariale. La decisione è stata presa dall'assessore al ramo Bernadette Grasso. La questione resta intricata: innanzitutto la presenza dei commissari straordinari è stata prorogata fino al 31 dicembre 2018, mentre l'ultima scadenza era datata 30 giugno. Non è tutto. Stando al nuovo disegno di legge approvato dalla Giunta regionale, le elezioni dovrebbero tenersi, il condizionale è d'obbligo, nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 15 dicembre, in concomitanza con un turno straordinario di elezioni amministrative.
Il nuovo ddl dovrà adesso essere discusso in I Commissione per poi passare all'esame dell'ARS che lo dovrà approvare entro il 30 giugno. Al centro del dibattito, c'è anche un ricorso alla Corte Costituzionale che dovrà decidere, nei prossimi mesi, se la riforma attuata dalla Regione sia costituzionale o meno. Nel caso in cui il ricorso venga rigettato, si procederà regolarmente con l'elezione diretta dei Presidenti dei Liberi Consorzi. Una situazione di stallo che dura ormai da anni allor quando il precedente governo Crocetta decise di eliminare le province e costituire le Città Metropolitane ed i Liberi Consorzi.
Una riforma rimasta a metà: dovevano esserci elezioni di secondo livello e così non è stato, dovevano essere ridisegnati i confini geografici dei Liberi Consorzi e la cosa si è subito arenata, dovevano cambiare le funzioni degli enti e tutto è, invece, rimasto uguale. L'unica cosa mutata è stata l'assenza di fondi a disposizione dei Liberi Consorzi, che hanno grosse difficoltà a chiudere i bilanci, a pagare il personale ed a garantire la manutenzione delle strade e delle scuole provinciali. Adesso, il tentativo è quello di fare marcia indietro e tornare alle urne, riportando tutto a com'era prima.
Ma anche in questo caso si va di rinvio in rinvio, vivacchiando alla giornata, senza idee e senza prospettive concrete di rilancio. Un pasticcio iniziato con Crocetta e che, evidentemente, Musumeci non sa come risolvere.