per le elezioni amministrative dell'11 giugno prossimo a Sciacca. La proposta di Mizzica- Futuro Presente si è aggiunta a quelle già annunciate di Francesca Valenti per il centrosinistra, di Domenico Mistretta per il Movimento 5 Stelle e di Stefano Scaduto alla guida di un progetto civico, seppure ancora da definire.
Mentre queste forze possono concentrarsi su squadra assessoriale e liste dei candidati al consiglio comunale, il centrodestra è ancora fermo alla definizione dell'ipotetica alleanza con gli ex sindaci Mario Turturici e Ignazio Messina, l'ex assessore Michele Ferrara, l'ex consigliere Santo Bono e l'attuale consigliere Salvatore Monteleone.
Gruppo politico, questo, che stamattina si è affrettato a smentire ipotesi di accordi già siglati e possibili convergenze su candidati a sindaco. Il riferimento, chiaramente è al centrodestra e all'ipotesi di candidatura dell'attuale presidente del Consiglio Comunale Calogero Bono posto che già da tempo si è conclusa la trattativa con il centrosinistra non avendo condiviso il metodo che ha portato alla scelta dell'avvocato Francesca Valenti.
In un comunicato stampa ribadiscono di essere impegnati al momento a definire una proposta politica che vada oltre la logica degli schieramenti, di lavorare alla formazione della lista dei candidati al consiglio, valutando al proprio interno le figure che possano al meglio concorrere alla carica di sindaco.
La nostra proposta di candidatura, concludono, verrà sottoposta al vaglio delle forze politiche che vorranno condividerla, nella convinzione che occorra la più ampia convergenza possibile per risultare vincente e in grado di affrontare le problematiche della città.
Eppure il centrodestra continua a provarci. Lo fa Alternativa Popolare con il gruppo consiliare che questa mattina si è affrettato a precisare di non avere alcuna fretta di indicare questo o quel nome come candidato alla carica di sindaco della coalizione e di essere pronto ad aprire tavoli di discussione sulle varie tematiche ( terme, ospedale, cultura e occupazione) nell'obiettivo di arrivare ad un percorso comune. Insomma prove di dialogo sempre aperte con Turturici, Messina, Ferrara, Bono e Monteleone, seppure la corda quando viene tirata troppo da entrambi i lati alla fine rischia di spezzarsi. C'è da recuperare il vantaggio di quanti, finite le festività della Pasqua, si lanceranno in campagna elettorale.