Non è stato ancora stabilito, però, e sono in corso le ulteriori analisi, che tipo di veleno sia stato utilizzato. E’ salito così a 29 il numero dei cani morti a Muciare per avvelenamento. Intanto, i carabinieri del Ris stanno analizzando alcuni reperti rinvenuti nel luogo, carta utilizzata da macellerie, un paio di guanti in lattice e un bicchiere di carta. Reperti grazie ai quali, si spera, si può ricavare il dna per risalire all'identità di chi avrebbe effettuato almeno il secondo avvelenamento dei cani. Vicenda che al momento vede ancora sospettate due persone.
Un'indagine naturalmente difficile, mentre il tema continua ad essere al centro dei riflettori. La presidente dell'Associazione Nazionale Tutela Animali di Sciacca Anna Maria Friscia ha fatto sapere che domani, alle 14.30 davanti lo Stadio avrà luogo il reinserimento sul territorio di 5 cani sterilizzati fino a oggi rinchiusi nel canile privato Bono Multiservice. Ulteriori 13 randagi verranno reinseriti in altre tre zone di Sciacca già individuate durante un incontro avvenuto lo scorso 28 marzo tra il responsabile dei servizi e alcune associazioni. Il reinserimento sul territorio è espressamente stabilito dalla legge. Questi cani saranno seguiti da coloro che ne daranno disponibilità. Cani che, ancorché liberi sul territorio, potranno essere accuditi, sfamati e curati in condizioni di sicurezza. “Tutto questo – dice Anna Maria Friscia - potrà essere garantito se ognuno di noi farà la propria parte e per il proprio ruolo. Non sono esclusi anche quei cittadini che pur non volendo e non potendo accudire direttamente i cani vogliono collaborare in altro modo. Su Facebook Anna Maria Friscia si appella a chi volesse collaborare a rivolgersi a lei. Lo spirito è quello di un coordinamento. «Mi direte – scrive - come desiderate collaborare.. quanto tempo potete dedicare e quando. Sarò io a mettere insieme le nostre forze ed essere una forza per un nuovo inizio questa volta, fatto di collaborazione, di civiltà.... Non sara' facile... Ma voglio tentare con voi, non farmi prendere dalla rassegnazione che tanto niente può cambiare, senza pregiudizi e con tanta voglia di fare il primo passo. Si comincia da questo grande evento mai visto prima». Il reinserimento dei cani sul territorio libererà una ventina di posti presso il canile convenzionato, a disposizione di altri cani che dovranno essere catturati. A partire da quelli che si trovano ancora in località Muciare, zona dove, dopo quanto accaduto il mese scorso, malgrado le bonifiche, non è da escludersi che possa dimorare ancora qualche boccone avvelenato.