Su 390 comuni, ben 277 ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico. Dati allarmanti che riguardano non solo il rischio di frane e alluvioni, ma anche il non meno preoccupante fenomeno dell’erosione costiera. Una situazione che ha già prodotto danni stimati per oltre 3 miliardi di euro per cui diventa urgente e necessario mettere in campo per la Sicilia strumenti di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio».
E' quanto dichiara l’onorevole Michele Catanzaro, firmatario del Disegno di Legge dal titolo “Misure urgenti per la messa in sicurezza del territorio della Regione e per la prevenzione del rischio idrogeologico aumentato in conseguenza dei mutamenti climatici”. La proposta di legge – continua Catanzaro - intende rivalutare e implementare la figura dei geologi e degli ingegneri naturalistici a tutti i livelli amministrativi. Ancora oggi, purtroppo, la Regione non ha tra i suoi capitolati di spesa interventi in questa direzione, sebbene la tutela e la sicurezza del territorio costituiscano un interesse prioritario della collettività, di cui la politica a tutti i livelli non può non farsi carico. Obiettivo del DDL presentato, riproposto tramite un emendamento nella finanziaria in corso di approvazione in Aula, è quello di colmare questa carenza. Prevede, infatti, per gli enti locali un “Fondo Prevenzione e Gestione Rischi Geologici” con una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro annui per la salvaguardia del territorio e la mitigazione dei rischi geologici e per l’inserimento nel proprio organico di figure professionali per una idonea ed efficace azione di prevenzione e previsione e di supporto al governo del territorio. Aspetto importante, per il parlamentare regionale saccense, è quello di vincolare il fondo a favore dei comuni dotati di Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile, così da incentivare gli amministratori locali a dotarsi di uno strumento tanto importante quanto sottovalutato.