riferendosi ancora una volta al percorso avviato dal suo predecessore ( l'assessore Alessandro Baccei) e dal comune di Sciacca nell'ottobre dello scorso anno. Non era un mistero la contrarietà di Armao al processo di cessione delle Terme dalla Regione al Comune di Sciacca. Sabato sera, a margine del convegno sulla battaglia delle Egadi al quale ha partecipato, non ha fatto altro che confermare questa posizione anche se poi, nel merito della questione, ha aggiunto che la Regione attende che l'amministrazione comunale completi la verifica della consistenza dei beni. Come dire, se ci sono ritardi, non è colpa del governo regionale.
E' sulla futura gestione del processo che dovrà portare all'affidamento ai privati delle Terme di Sciacca che la situazione si fa particolarmente “ingarbugliata” perchè l'assessore Armao ha chiaramente detto che non ritiene assolutamente in grado di gestire il bando né le strutture burocratiche regionali, né tantomeno quelle comunali. Insomma la strada per l'assessore Armao è una ed una sola: quella dell' advisor, della grande e quotata società . Altro che percorso condiviso, regione-comune, per la predisposizione e pubblicazione del bando.
Insomma il ruolo del Comune di Sciacca, quello da protagonista che si contava di avere acquisito in questa vicenda, è tutt'altro che chiaro, anzi appare messo proprio in discussione. Non a caso il consigliere di maggioranza Simone Di Paola oggi dichiara di non comprendere nelle dichiarazioni dell'assessore Armao dove finisce di parlare l'amministratore regionale e dove inizia l'uomo politico ed esponente di un partito la cui collocazione a Sciacca è chiaramente all'opposizione dell'attuale giunta comunale.La questione assume, dunque, i toni della polemica politica con tutte le conseguenze del caso. L'assessore Armao è titolato a cambiare le scelte politico-amministrative assunte dai suoi predecessori , può proseguire in linea di continuità o invece fare scelte diverse, come quella della nomina di un advisor che segua le procedure del bando, dichiara Simone Di Paola, ma nel farlo non può tirare in ballo l'amministrazione comunale di Sciacca, facendo trasparire presunte responsabilità della stessa rispetto ad una procedura che consegue da una legge regionale. E non manca di evidenziare il consigliere di maggioranza che tale percorso era stato avviato dall'assessore Baccei con la precedente amministrazione comunale, quella guidata da Fabrizio Di Paola. Il sindaco Valenti si è ritrovata a gestire questo percorso già avviato . Ora se il Governo Musumeci vuole cambiare musica faccia pure, conclude Simone Di Paola, ma dica al più presto e con chiarezza quale percorso giuridico, legislativo ed amministrativo intende perseguire .