Al nostro Telegiornale alcuni telespettatori hanno già riferito diverse criticità: dal servizio arrivato in ritardo al camioncino che non avrebbe completato la via per intero. C'è poi chi ha sbagliato a lasciare fuori l'umido invece che il secco, e teme già di incorrere in qualche sanzione. L'invito è alla calma, la strada migliore per fronteggiare questo momento di start up di un servizio nuovo, che rischia di far andare nel pallone un'intera comunità, che ancora una volta si sta dimostrando impreparata di fronte ai cambiamenti, perfino quelli necessari. Ma Sciacca non è certo il primo comune nella storia chiamato a differenziare i propri rifiuti. È chiaro che occorrerà un po' di tempo. Figuriamoci se dovessimo differenziare rifiuto per rifiuto cosa sarebbe successo. Certo è che la distribuzione dei mastelli, infatti, continua a procedere con un sistema che si pensava dovesse essere diverso. La ditta appaltatrice però rassicura tutti. Mentre domani il servizio di raccolta porta a porta si occuperà di prelevare l'umido, l'attenzione di tutti non può che andare al film di Ficarra e Picone l'ora legale, uno spaccato straordinario di cosa significhi, per una comunità, cambiare abitudini.