Se una volta era l'amministrazione di centrodestra a rimpallarsi le responsabilità con la Regione , adesso tocca all'amministrazione di centrosinistra fare altrettanto. Così la pensa Mizzica che sulla vicenda avanza una nuova regola: o si propongono idee e soluzioni o è meglio tacere. In realtà anche Mizzica non si sottrae alle considerazioni di natura squisitamente politica. Addebita al parlamentare Michele Catanzato e al capogruppo del pd Simone Di Paola la scelta di alimentare con le loro dichiarazioni questro controproducente scontro che da anni non ha portato a nulla, ma al tempo stesso ricorda loro che un importante luogotenente del governo regionale la coalizione che governa la città lo ha in casa, riferendosi al consigliere Carmela Santangelo impegnatissima, scrive Mizzica, a sostenere il programma di Musumeci.Nel merito della vicenda, Mizzica ritiene che un bando di caratura internazionale, slegato dalle logiche politiche, ha la ovvia necessità di un advisor esterno e articola in sei fasi quello che dovrebbe essere il percorso finalizzato al raggiungimento dell'unico e vero obiettivo, ossia la riapertura delle Terme. Primo passo: l'istituzione di una cabina di regia tra Regione e Comune, secondo step la pubblicazione del bando per individuare e nominare un consulente tecnico, arrivare alla consegna del lavoro da parte dell'advisor, alla valutazione delle proposte da parte dei privati e alla riapertura delle strutture. Per ultimo, Mizzica propone il cambio di denominazione da Sciacca in Sciacca Terme.
Anche il comitato locale di Liberi e Uguali ritiene che debba cessare quello che nelle ultime ore è diventato un percorso di guerra politica con le Terme rimaste ostaggio di vere e proprie fazioni in contesa. Questo contrasto di evidente natura politica, scrivono in un comunicato stampa, rischia di essere consumato sulla pelle del tessuto sociale ed economica della città di Sciacca. Liberi e Uguali dichiara di voler scongiurare che l'amministrazione comunale diventi parte della bagarre, commettendo l'errore di schierarsi a favore o contro e al sindaco Francesca Valenti chiede di coinvolgere nella vicenda Terme la parte più importante: i cittadini, le associazioni e i professionisti. L'invito è quello di valutare l'indizione di una “conferenza della città” sul futuro delle Terme