nel quartiere di San Michele a Sciacca . Già nel mese di gennaio, del resto, durante un incontro al Comune, Suor Gabriella Ruggieri, madre generale dell’istituto delle Figlie della Misericordia e dalla Croce ha comunicato all'amministrazione la decisione, non avendo più suore disponibili per gestire il complesso monumentale Badia Grande e la scuola per l’infanzia che pure è diventata negli anni il punto di riferimento per tante famiglie saccensi.
Si profila dunque la chiusura a giugno dello storico edificio fondato nel 1380 da Guglielmo Peralta conte di Caltabellotta e della scuola istituita nel lontano 1942. Sulla vicenda oggi intervengono i consiglieri comunali Calogero Bono e Giuseppe Milioti che assieme ad altri cittadini ed ex consiglieri hanno inviato una lettera aperta al sindaco sollecitando sin d'ora una decisione sul futuro utilizzo del bene. Pur sperando in un ripensamento delle suore, tra pochi mesi, si porrà il problema di garantire la fruizione del complesso monumentale della Badia Grande, bene che come ha avuto modo di evidenziare la Curia di Agrigento, nel corso di un incontro con il sindaco Valenti e l'assessore Settecasi, è di proprietà del comune di Sciacca. I consiglieri Bono e Milioti sollecitano il sindaco ad avviare un confronto non solo con le forze politiche, ma anche con le associazioni culturali presenti in città al fine di individuare quale potrebbe essere l’uso più idoneo della struttura. Un asilo comunale, un centro di aggregazione per giovani o magari utilizzare gli ampi locali ed adibirli a sale espositive dove collocare una serie di opere che allo stato attuale non sono valorizzate o peggio ancora, pur essendo di proprietà della città di Sciacca sono disseminate in altre città. Sono solo alcune delle ipotesi e proposte inserite nella lettera inviata al sindaco della città di Sciacca. L'obiettivo è quello di evitare che la riconsegna del bene al Comune di Sciacca si traduca nella chiusura del complesso monumentale della Badia Grande.