accendendo i riflettori sulla comunità di Burgio e ottenendo, grazie all'esportazione dei suoi “crastuna”, uno straordinario successo imprenditoriale. Adesso il sindaco Vito Ferrantelli vuol sfruttare quest'onda, e per incentivare l'imprenditoria giovanile ha deciso di assegnare un contributo più o meno simbolico (si tratta di appena mille euro) ad ogni iniziativa commerciale che nascerà nel suo comune. Ha anche fatto affiggere dei manifesti sui muri del paese, informando su questa opportunità. E il primo cittadino ha già ottenuto alcuni riscontri significativi. In pochi mesi, infatti, sono nati diversi nuovi negozietti. Investimenti economici sul territorio ai quali, i mille euro di contributo a fondo perduto, sono serviti più che altro per solleticare la voglia di mettersi in gioco. Tanto da indurre Ferrantelli ad annunciare che nel prossimo bilancio di previsione del comune di Burgio a questa misura sarà destinata una posta di diecimila euro. L'obiettivo, è chiaro, è quello di sostenere lo spirito d'iniziativa, soprattutto tra i giovani, magari solo per tentare di evitare di costringerli ad andarsene dal paese. Anche se forse, già che c'è, Ferrantelli potrebbe commissionare uno studio sulle attuali richieste del mercato, allo scopo di indirizzare ancora meglio evidentemente l'offerta commerciale che il territorio potrà registrare. Tanto per evitare il proliferare di parrucchierie e botteghe di prodotti gastronomici, che poi si farebbero solo concorrenza tra loro. Ma probabilmente non è il caso di spaccare il capello in quattro. È chiaro che un contributo a fondo perduto di mille euro sia soltanto un elemento simbolico. Ma per favorire l'attività d'impresa occorre che le istituzioni lancino segnali specifici. La pensa così Franco Zammuto, segretario della Camera del Lavoro di Sciacca, che da anni si batte perché qui si promuovano iniziative per il lavoro, intendendo non tanto incentivi economici, quanto politiche di sviluppo che possano incentivare iniziative imprenditoriali. E, nel commentare favorevolmente l'iniziativa del sindaco di Burgio, anche Zammuto invita Ferrantelli a continuare a favorire l'attività d'impresa basandosi però su valutazioni di mercato e su possibilità di crescita effettiva del territorio e dell'occupazione. Il rischio è il destino di tante attività commerciali nate grazie magari all'investimento della liquidazione dei genitori pensionati, che poi però sono state costrette ad abbassare la saracinesca. L'iniziativa del comune di Burgio rimane dunque un modo singolare e significativo per riflettere, stimolando i giovani a sbracciarsi, a capire che è necessario industriarsi nel tentativo di cambiare la propria vita. Un po' come ha fatto qualche anno fa Ciro Miceli, che oggi in tanti, in altre parti d'Italia, stanno imitando, speranzosi di fare centro come ha fatto lui.