hanno presentato oggi una interrogazione all'amministrazione, sulla base delle diverse segnalazioni pervenute da cittadini e dai volontari delle associazioni animaliste che operano nel territorio.
Al nostro telegiornale Annamaria Friscia, dell'Anta, aveva avuto modo di rilevare diverse perplessità sulla regolarità della procedura con la quale alcune settimane fa si era proceduto alla reimissione di una quindicina di cani nel territorio. Dubbi che vengono oggi ripresi dai consiglieri Bilello e Curreri che nell'interrogazione chiedono all'amministrazione se è stata rispettata la valutazione della compatibilità ambientale, ossia verbale di ritrovamento, tempo di permanenza del cane all’interno del canile, caratteristiche comportamentali e la valutazione dello stato di salute degli animali, alcuni dei quali in condizione di non poter sopravvivere dopo la loro reimmissione nel territorio se non fossero stati accuditi da alcuni volontari.
L'intervento del gruppo consiliare dei 5 Stelle pone poi un'altra questione di particolare gravità, che alimenta il fenomeno del randagismo a Sciacca. Ci sono stati segnalati ripetuti casi di abbandono di cucciolate provenienti con una certa probabilità da cani padronali.
I consiglieri Bilello e Curreri chiedono che vengano intensificati i controlli, con particolare riferimento ai cani posseduti da agricoltori e allevatori, utilizzando le forze della locale polizia municipale e, se non sufficienti, chiedendo il supporto delle guardie ambientali con le quali va stipulata opportuna convenzione. Per porre rimedio al fenomeno randagismo, concludono,l’azione amministrativa non deve arrestarsi perchè questo è l’unico modo per evitare il ripetersi di fatti gravissimi come quelli accaduti in C.da Muciare.