per provare a salvare la spiaggia di Eraclea Minoa dall'erosione costiera. Una vera e propria corsa contro il tempo posto che l'avanzata del mare ha già rosicchiato metri e metri di battigia, entrando nel boschetto e abbattendo numerosi alberi.
A convocare il vertice è stato il Dipartimento regionale di Protezione Civile che, a quanto pare, potrebbe intervenire, in via provvisoria, con la collocazione di barriere paramassi, nei punti più critici, in attesa di poter trovare un soluzione “definitiva” con opere più complesse che dovranno ancora essere progettate, verificate e finanziate. Questa la linea tracciata dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente Totò Cordaro durante l’audizione in quarta commissione all’Ars convocata dalla presidente Giusy Savarino, su richiesta degli operatori turistici locali. Hanno partecipato alla riunione anche il sindaco Santo Borsellino ed il responsabile dell’Area tecnica Francesco Campisi.
L'intervento tampone prospettato dalla Protezione Civile dovrebbe servire soltanto ad evitare l'ulteriore avanzamento del mare. In merito, invece, alle soluzioni a lungo termine le idee sono diverse tra di loro e in ogni caso devono passare da approfonditi studi correntometrici. I proprietari delle attività commerciali della zona auspicano soluzioni che possano restituire spiaggia e sabbia, e spingono per il ripascimento.
Non mancano le polemiche persino sulla possibile barriera paramassi prospettata. Legambiente è contraria, Mareamico favorevole. “Valutazioni di carattere tecnico-scientifico sconsigliano decisamente il ricorso a sistemi rigidi, come le barriere frangiflutti, o la trasformazione, anche solo temporanea, dell’arenile in una lunga scogliera mediante la collocazione di massi”, ha dichiarato Claudia Casa, di Legambiente Sicilia. “L’erosione della spiaggia di Eraclea Minoa – ha aggiunto – è un problema che deve essere affrontato in maniera tale che, per arginare il danno di oggi, non si creino le condizioni per aggravarlo nel tempo, compromettendo irrimediabilmente uno dei litorali più suggestivi dell’intera Sicilia”. Per Claudio Lombardo, responsabile di Mareamico Agrigento, invece: “Non mettere la barriera significa assistere inermi alla definitiva scomparsa della spiaggia e del boschetto di Eraclea Minoa. Nel 2005 erano sparite le spiagge di Lido Rossello e della Scala dei Turchi, ma dopo un piccolo e puntuale intervento, con tre piccole barriere sotto il pelo dell’acqua, la spiaggia si è riformata più bella di prima”.