Per la maggioranza, Francesca Valenti oggi e' riuscita laddove intere generazioni di politici, sindaci e amministratori di lungo corso non si erano nemmero avvicinati. Per il centrosinistra, l'attuale sindaco ha saputo trascinare in questa lotta tutti i sindaci agrigentini, unendoli come mai in passato, riuscendo a mettere a segno un risultato che si attendeva da anni. La differenza tra quanto accaduto ieri rispetto al passato, concludono i gruppi di maggioranza, risiede nel fatto che altri hanno parlato di risoluzione mentre gli attuali sindaci, con in testa il primo cittadino di Sciacca, la risoluzione la stanno praticando con i fatti. Di straordinario passo in avanti, commentando il voto all'unanimita' dell'Ati in favore del via libera alla risoluzione del contratto con Girgenti Acque, parla il deputato regionale del Partito Democratico Michele Catanzaro. Questo pronunciamento, dichiara Catanzaro, rappresenta una importante linea di demarcazione nella storia recente del nostro territorio, e indica in maniera inequivocabile l'orientamento della popolazione agrigentina contro una gestione privatistica delle risorse idriche pubbliche che, in dieci anni, non ha certamente dimostrato di funzionare. Per Catanzaro, infine, bisogna andare avanti con determinazione, dimostrando come sia possibile che oggi i sindaci possano sostenere le richieste della gente. La strada resta lunga, non bisogna ancora esaltarsi, occorre rimanere uniti: questa la riflessione conclusiva di Michele Catanzaro. Soddisfazione anche da parte dell'altro parlamentare regionale saccense Matteo Mangiacavallo del Movimento 5 Stelle. E' un importante passo in avanti, commenta Mangiacavallo, mi auguro che i tempi siano brevi e che si possa giungere al risultato sperato da tutta la popolazione agrigentina. I disservizi, i disagi all'utenza, le inadempienze del gestore e il gran numero di depuratori sequestrati sono la certificazione che la parola fine deve essere scritta al piu' presto, conclude il parlamentare saccense del Movimento 5 Stelle. Grande apprezzamento per la decisione unanime dei sindaci agrigentini viene manifestato anche dalla parlamentare regionale dell'Udc e sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo. L’inizio dell’iter di risoluzione del contratto con i mezzi che l’avvocato Mazzarella indicherà è un punto significativo. Per una volta la politica, all’unanimità, commenta il sindaco di Montevago, ha ottemperato ad un obbligo rispetto a quelle che sono state le inadempienze del gestore in questi dieci anni. Per Margherita La Rocca Ruvolo, adesso e' importante avere grande senso di responsabilità sul processo di transizione tra quella che è stata la gestione di questi anni e il percorso che l’Ati deve cominciare a tracciare per garantire un servizio idrico più efficiente e costi più bassi. Occorre fare attenzione a non perdere i finanziamenti per i lavori di rifacimento delle reti idriche e di ristrutturazione dei depuratori lasciati in completo stato di abbandono e sui cui più volte è intervenuta la magistratura. L’avvocato Mazzarella ci darà gli strumenti giuridici per avviare l’iter della risoluzione, conclude la parlamentare regionale dell'Udc. Soddisfazione, infine, anche da parte di Intercopa. Il nostro comitato, osserva Franco Zammuto, e' tuttatvia consapevole che la battaglia per far fuori il gestore e' appena iniziata e i sindaci che hanno deliberato la risoluzione adesso hanno il compito di trovare la soluzione per sostituire il gestore che, fino a quando non verra' sostituito, continuera' ad occuparsi della gestione. Teme, Intercopa, che chi non ha avuto il coraggio di manifestare la propria contrarieta' a liberarsi di Girgenti Acque, potrebbe sfruttare questo tempo per creare una fronda contro la risoluzione semplicemente non decidendo mai sulla sostituzione. Il comitato intercomunale per l'acqua pubblica e' per la gestione pubblica, conclude Zammuto, e continuera' ad insistere per mettere la parola fine a questo decennio.