Ma di cosa stiamo parlando. Il centrodestra non ci sta a vedere attribuire all'amministrazione in carica quello che ritiene sia un risultato tutto da verificare e il cui iter, scrivono oggi i consiglieri dell'ex maggioranza, è stato comunque avviato dall'ambito territoriale quando sindaco della città era Fabrizio Di Paola.
Non solo, sempre il sindaco Di Paola nel maggio 2017, scrivono i consiglieri, aveva diffidato il gestore a versare nelle casse dell'ATI ben due canoni annuali arretrati e quella forte presa di posizione fruttò il conseguente pagamento degli stessi, assieme alla restituzione di due rate di mutuo, per la realizzazione del depuratore, a favore del Comune di Sciacca, che vennero incassati proprio nei giorni in cui si insediava l'attuale Sindaco.
Un chiaro e gratuito attacco alla nostra parte politica e all'ex sindaco Di Paola. Così il centrodestra ha interpretato il commento dei consiglieri di maggioranza, l'autocelebrazione e l'esaltazione per una delibera dell'Ati che ha aperto una fase sicuramente importante, ma dall'esito incerto. Dunque, da un lato i consiglieri oggi all'opposizione rivendicano l'avvio di tale azione, dall'altro lato ne evidenziano i limiti, trattandosi non di una vera e propria risoluzione del contratto con Girgenti Acque, ma del punto di partenza per arrivare, si spera, a questo obiettivo. Con una ulteriore incertezza sulle future modalità di gestione, qualora l'iter dovesse realizzarsi, considerato che non risulta che l'amministrazione abbia concretamente valutato come atteggiarsi in questo caso. Tutto questo, concludono i consiglieri di centrodestra non vuole essere pessimismo ma semplice realismo per evitare mistificazioni in barba alla presunta pacificazione sociale che l'amministrazione Valenti aveva più volte detto di volere raggiungere.