Sono questi i numeri dell'operazione denominata “Spada vivo” che è stata messa a segno dalla Capitaneria di Porto Empedocle e dagli Uffici Circondariali Marittimi di Sciacca, Lampedusa e Licata. Operazione finalizzata a garantire il rispetto delle norme che disciplinano l'intera filiera della pesca, a tutela del consumatore, al rispetto della normativa sulla tracciabilità del pescato e alla repressione della pesca del novellame.
Tra le situazioni più gravi, la scoperta di 300 kg di novellame di sarda nascosta, con ogni probabilità da pescatori abusivi, tra gli anfratti di un tratto del litorale di Porto Empedocle, in mezzo a rifiuti di vario genere e, dunque, in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Sono 268 i controlli effettuati in questa prima fase dell'operazione “Spada viva”, ma l'attività degli uomini della Capitaneria e del Circomare di Sciacca proseguirà anche nelle prossime settimane.