alle prossime elezioni amministrative. Il suo nome è tra quelli indicati ieri dall'assemblea pentastellata, quella che adesso deve definire i nomi dei componenti della giunta che Domenico Mistretta sottoporrà all'attenzione del corpo elettorale. C'è stata una votazione, che ha fornito un elenco di nominativi. Totò Allegro è uno di questi. C'è anche il nome di Viviana Rizzuto, ingegnere, che da tempo si è avvicinata alle posizioni politiche di Matteo Mangiacavallo. Ci sono poi i nomi di Gregorio Indelicato, architetto, Giuseppe Geraldi, ex calciatore del Livorno e oggi titolare di una scuola calcio, Giacomo Fauci, dottore in economia aziendale ed esperto di problemi di pesca, e Irene Guadagnato, operatrice turistica. Restano in lizza anche i nomi di Dorenzo Navarra, leader del gruppo “insegnanti in movimento”, e di Salvatore Catanzaro, architetto anche lui. L'assemblea ha effettuato una votazione proponendo anche un'associazione tra il nome e la specifica delega da assegnare. Si apprende così che la solidarietà sociale sarebbe contesa tra Allegro e Rizzuto, mentre Giuseppe Geraldi naturalmente verrebbe destinato allo sport ma anche alla pubblica istruzione. L'urbanistica per Indelicato, le attività produttive per Giacomo Fauci e il turismo per Irene Guadagnato. Proposte non definitive, perché da regolamento del Movimento Cinqusetelle sarà il candidato a sindaco a distribuire le deleghe. Sulla scelta dei candidati assessori pare di capire che il procedimento sarà assai più spedito rispetto a quello necessario per la scelta del candidato a sindaco. Una scelta che, peraltro, ha anche spaccato il Movimento, dopo la decisione di un gruppo di minoranza che non ha esitato a ritirare la stessa disponibilità a candidarsi al Consiglio comunale. Otto i nomi che si sono tirati fuori ma che, stando a quanto si apprende nelle ultime ore, il parlamentare regionale Matteo Mangiacavallo sarebbe già riuscito a sostituire. La composizione della lista per il Consiglio comunale per i grillini non sarebbe un'impresa, considerato che c'è una lunga lista d'attesa di persone disponibili a essere della partita. Rimane comunque il problema di un raggruppamento non coeso, anche se non c'è dubbio che qualunque fosse stata la scelta finale sul candidato a sindaco non ci sarebbe stata la convergenza assoluta di tutto il raggruppamento grillino. Sarebbe questo uno degli aspetti che ha indotto più di qualche papabile candidato a decidere di fare un passo indietro.