Così oggi il consigliere Salvatore Monte commenta la nuova organizzazione degli uffici conunali a pochi giorni dall'entrata in vigore del provvedimento con il quale si è proceduto contestualmente alla rotazione dei dirigenti. Lo fa, però, in riferimento al caso di Elina Salomone, ex responsabile della Biblioteca Comunale e dello sportello antiviolenza dei quali si occupava da anni e con ottimi risultati. Sportello antiviolenza, dice Salvatore Monte Capo, che è opportuno è opportuno ricordare è nato nel 2011, per personale volontà dell'allora Procuratore Capo Vincenzo Pantaleo e della dottoressa Elina Salomone e da lei diretto con dedizione e passione. I numeri, peraltro, testimonia l'importanza di questo organismo che ad oggi ha assistito 390 donne vittime di violenza e che proprio in questi giorni sta vedendo la nascita di una nuova sede a Menfi. Anche in merito alla Biblioteca Comunale per il consigliere Monte è innegabile la professionalità e l'impegno profuso in questi anni da Elina Salomone. Come può un funzionario che non ha mai ricevuto una sola nota di demerito essere rimosso da settori a lui confacenti e quali sono i criteri sui quali l'amministrazione Valenti ha basato la riorganizzazione della macchina comunale, chiede , dunque, il consigliere comunale. Ora, facendo un passo indietro, c'è da evidenziare che con la nuova pianta organica la biblioteca che faceva parte del settore pubblica istruzione è stata spostata al primo settore, così come lo sportello antiviolenza è stato spostato al settore affari sociali. La conseguenza è che il nuovo responsabile della biblioteca è Michele Todaro, in qualità di dirigente del primo settore, mentre lo sportello antiviolenza passa al dirigente del settore sociale Filippo Carlino. Elina Salomone, rimanendo al settore pubblica istruzione, non avrà più competenza su queste due strutture. Scelte, quelle operate dalla giunta Valenti, che rientrano nella riorganizzazione generale della macchina burocratica amministrativa del comune, anche se francamente quella dello sportello antiviolenza è destinata a far discutere, in virtù anche delle competenze specifiche della dottoressa Elina Salomone, laureta in psicologia.
Pare che l'interessata non abbia accolto di buon grado il provvedimento che la riguarda dopo anni di risultati, soprattutto nel campo dell'assistenza e supporto alle donne vittime di violenza con lo sportello presso la Procura di Sciacca elogiato e preso ad esempio anche da altre istituzioni e che abbia fatto presente quella che riterrebbe una “scelta punitiva”. Il sindaco Valenti oggi smentisce e dichiara che la decisioner operata non ha nulla di punitivo. L'assessore alle politiche sociali Annalisa Alonge aggiunge che si tratta di scelte di riorganizzazione degli uffici che potranno anche subire ulteriori variazioni con l'applicazione del principio dell'intersettorialità. Lo fa in riferimento proprio allo sportello antiviolenza che, seppure passato ad altro settore, potrebbe rimanere nelle competenze della Salomone.