Una festa di sport, che tra gli applausi del pubblico al passaggio dei ciclisti ha anche rilanciato l'immagine di Sciacca. E sono straordinarie le immagini dall'alto che ci sono state messe a disposizione da Luca Rappa, e che ringraziamo.
Il transito è stato veloce, come previsto. Troppo veloce per essere apprezzato, ha detto qualcuno in vena di scherzare. Ma non si può negare che il passaggio da Sciacca sia stato apprezzato da chi ama lo sport e da chi si ricorda che questa è una città dalla storia importante e illuminata.
Una festa di sport che era cominciata dopo mezzogiorno, con l'approdo della carovana degli sponsor che precedeva il gruppo dei ciclisti chiamati a distribuire gadget e intrattenere i presenti.
Una festa di sport che Sciacca meritava, così come meritava la promozione del suo territorio. A Ribera lamentano che l'arancia non è stata valorizzata, visto che la diretta RAI si è interrotta poco dopo Montallegro per riprendere quando i ciclisti erano alle porte di Sciacca. A Menfi invece c'è stato chi ha lamentato che oltre all'affetto del territorio per l'idolo locale Salvatore Puccio si sia indugiato forse oltremisura sul caso di cronaca del 2003 riguardante la morte della giovane menfitana colpita dal morbo della mucca pazza. Come dire che non c'azzeccava, per dirla alla Di Pietro. Ma la redazione giornalistica della RAI in diversi casi ha collegato la storia del territorio a singoli specifici fatti di cronaca. Ma tant'è, è il giro, e forse non si è mai contenti. Rimane il fatto che in generale una diretta internazionale ha consentito ancora una volta al territorio di rappresentare se stesso al meglio delle proprie possibilità. E visti i tempi è stato decisamente grasso colante in queste nostre depresse contrade.