E' così che il sindaco Francesca Valenti commenta la riunione che si è svolta ieri sera ad Agrigento alla presenza dei sindaci, del commissario dell'ASP Gervasio Venuti, del dirigente dell'assessorato regionale alla salute Lucia Lisacchi e del presidente della commissione sanità dell'Ars Margherita La Rocca Ruvolo. La conferenza dei sindaci era stata convocata dal primo cittadino di Agrigento Lillo Firetto per la definizione del piano di rimodulazione della rete ospedaliera provinciale, ossia per la bozza contenente le proposte del territorio agrigentino da presentare all'assessorato regionale.
Novità interessanti per l'ospedale di Sciacca. La bozza prevede,infatti, l'attivazione di tre nuove unità operative: quella di chirurgia plastica, di radiologia interventistica e neuroradiologia interventistica, con queste ultime due, in particolare, che qualificherebbero l'offerta sanitaria del nosocomio saccense.
Dunque, una inversione di tendenza quella alla quale si assiste, a partire dalla consapevolezza che la maggior parte delle criticità della sanità agrigentina sono riferite proprio al Giovanni Paolo II. E' stato evidente, commenta oggi il sindaco Francesca Valenti, perchè quando si parlava di problemi strutturali si faceva riferimento all'ospedale di Sciacca, così come per la mancanza di investimenti in questi anni e per la situazione del pronto soccorso. Ho fatto presente, aggiunge, che non è un problema di campanilismo, ma che realmente il Giovanni Paolo II è stato trascurato nonostante la vasta utenza che vi fa riferimento e la distanza da Agrigento. Situazione che è stata sostenuta dai sindaci del territorio, da Menfi a Sambuca di Sicilia, a Caltabellotta, che sono intervenuti nel corso della riunione.
Che si sia finalmente preso atto dell'esigenza di investire sull'ospedale di Sciacca lo si evince dal fatto, ha aggiunto Francesca Valenti, che le proposte migliorative inserite nella bozza sono arrivate dalla stessa direzione dell'ASP di Agrigento e condivise dalla conferenza dei sindaci.
Oltre all'attivazione delle tre nuove unità operative, è stato messo nero su bianco che Sciacca non perderà nulla di quello esistente, è stata assicurata la copertura della pianta organica ( peraltro è stato annunciato l'arrivo di due medici in pediatria) e l'attivazione a breve dell'astanteria per migliorare il pronto soccorso che sarà, peraltro, interessato da un investimento per risolvere i problemi strutturali e di sicurezza.
Sempre per l'area di emergenza , al di là della bozza di riorganizzazione della rete ospedaliera alla quale è legata la copertura di tutti i posti vacanti della struttura ospedaliera, il sindaco ha chiesto al commissario Venuti l'impegno ad un potenziamento del personale in servizio al pronto soccorso durante il periodo estivo quando la città triplica le presenze ed è stata chiesta la riattivazione della guardia medica turistica, come aveva sollecitato ieri il Tribunale per i Diritti del Malato.
A margine della conferenza dei sindaci, c'è stata una riunione tra Francesca Valenti, il comitato per la sanità di Sciacca e il commissario dell'ASP Venuti.