Ed è questa la ragione essenziale per la quale stamattina il sindaco di Sciacca Francesca Valenti ha rinnovato l'ordinanza sull’obbligo di manutenzione dei terreni privati incolti nel territorio comunale e delle aree adiacenti all’abitato: siepi, cunette e fossati di scolo che fiancheggiano le strade. L'ultimo provvedimento ha la data di ieri.
Le condizioni di decoro, igiene e sicurezza pubblica dovranno essere mantenute durante l’intero arco dell’anno. Il provvedimento ordina ai proprietari, agli aventi diritto, agli affittuari, detentori e concessionari, ai conduttori di terreni o a qualsiasi titolo e qualunque sia la destinazione d’uso dei terreni incolti, di provvedere ai lavori di manutenzione e pulitura di dette aree costantemente in tutto l’arco dell’anno, sgombrando le stesse da erbe, rovi, da infestanti vari e da ogni tipo di materiale, assicurandone il decoro, l’igiene e la sicurezza pubblica. Prescrizioni stabilite dallo stesso codice della strada. L'ordinanza impone la sistemazione di siepi e ripe dei fondi in modo da evitare il restringimento delle carreggiate e l’ingombro delle cunette stradali, che dovranno avere una sistemazione sufficiente a evitare incendi e a favorire lo smaltimento delle acque meteoriche diluviali; i reticolati dovranno essere realizzati a una distanza non inferiore a 50 centimetri dal ciglio interno delle cunette stradali, provvedendo all’allontanamento del materiale di risulta, lasciando pulita la sede stradale e le cunette. Si impone, infine, la rimozione, nel più breve tempo possibile, quando per effetto di incendi, intemperie o per qualsiasi altra causa vengano a cadere sul piano stradale, di alberi piantumati nei terreni laterali o ramaglie di qualsiasi genere o detriti, pietrisco o fanghiglia, provenienti da stradoni o passaggi privati. Infine si stabilisce la sistemazione e pulizia radicale dei fossati di scolo che fiancheggiano le strade al fine di renderli efficienti allo smaltimento delle acque meteoriche.
Per le violazioni sono previste sanzioni amministrative e altri provvedimenti. Qualora i proprietari o i possessori di terreni non provvedano a eseguire i lavori indicati nell’ordinanza, saranno ritenuti responsabili degli eventuali danni che si dovessero verificare per l’inosservanza delle prescrizioni impartite.
Un'ordinanza che si inquadra sicuramente alla guerra aperta ai piromani scattata lo scorso anno nell'ambito di un protocollo d'intesa tra la procura della Repubblica e i sindaci dei comuni della sua giurisdizione, al fine di adottare misure preventive per fronteggiare l'allarme sociale che scaturisce dalle gravi conseguenze del fenomeno sul piano ambientale e sul piano della pubblica incolumità. Un'iniziativa che ha visto anche l'adesione dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento del Corpo Forestale della Regione Sicilia, del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento e del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani, con i dirigenti degli uffici tecnici e con i comandanti della Polizia Municipale dei Comuni del circondario di competenza e con i vertici delle compagnie carabinieri, nel tentativo di coordinare al meglio tutte le forze in campo per prevenire gli incendi ed individuare i responsabili prima possibile. E qualche risultato già lo scorso anno si è avuto, anche se quanto accaduto con l'incendio che ha lambito le case del centro abitato ha destato grande preoccupazione.
Rimane pacifico, comunque, che oltre ad imporre ai privati la pulizia dei propri lotti interclusi, il comune dovrà adempiere anch'esso a quella di propria competenza. Sono numerose, per dire, le aree che necessitano di tempestiva rimozione delle erbacce e di potatura di alberi che in qualche caso invadono anche la sede stradale.