Sullo sfondo: la recente decisione dell'amministrazione comunale di destituire la dirigente Elina Salomone dai suoi ruoli, dalla responsabilità della biblioteca alle altre mansioni a lei precedentemente assegnate, tra cui proprio il coordinamento, a nome del comune, dello sportello, nato su impulso dell'allora procuratore capo di Sciacca Vincenzo Pantaleo. Un ufficio tuttora “decapitato”, anche perché non si è ancora concretizzato, ad oggi, il principio della cosiddetta “intersettorialità” che avrebbe dovuto consentire alla dottoressa Salomone di proseguire nel suo lavoro. E le psicologhe dell'associazione “La Fenice”, che hanno affiancato come volontarie Elina Salomone, oggi lanciano l'allarme.