I reperti del museo del Mare dovevano rimanere nei locali del Fazello dal dicembre del 2016 a marzo del 201, così non è andata. Nella diatriba che si è generata nelle ultime settimane in relazione all'utilizzo del complesso monumentale del Fazello, si registra oggi la presa di posizione del parlamentare del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo che ha presentato una interrogazione all'Ars destinata all'assessore regionale ai beni culturali Sebastiano Tusa. Ciò che si chiede nell’atto parlamentare è il ritorno del Museo del Mare nella sua sede naturale di contrada Muciare. Come si ricorderà la struttura subì notevoli danni a seguito dell'alluvione del novembre 2016 e successivamente nel mese di dicembre i reperti vennero trasferiti al Fazello, nel centro storico della città di Sciacca. Un provvedimento legato a diverse esigenze: tutelare i beni e consentirne la fruizione in attesa, ovviamente, di ripristinare l'agibilità dei locali di Muciare per far tornare il museo del Mare nella propria sede. Ad accendere i riflettori sulla vicenda è stata la richiesta da parte della Lega Navale di poter usufruire di altri spazi all'interno del complesso Fazello che ha indispettito alquanto il primo circolo didattico e portato anche uno dei progettisti che a suo tempo si occuparono della ristrutturazione e riqualificazione, l'architetto Rino Segreto, a sottolineare che il complesso monumentale del Fazello non è una struttura museale, ma un istituto scolastico.
Anche perchè,nel frattempo, in questi termini si è parlato del Fazello, sottolineando anche la centralità della struttura rispetto a Muciare e la maggiore fruibilità. Non è solo la scuola a rivendicare però i propri spazi. Il parlamentare pentastellato si è rivolto all'assessore regionale ai beni culturali per chiedere che vengano attuate tutte le azioni necessarie per riaprire la struttura di contrada Muciare chiusa dal novembre 2016 e oggetto di finanziamenti pubblici, prima e dopo l’alluvione.
Ne fa anche una questione di sperpero di denaro pubblico oltre ad evidenziare la contraddizione di chiedere i locali del Fazello, che pure sono stati utilizzati per mostre ma solo temporanee, quando in Contrada Muciare esiste una sede naturale che in questi anni è stata oggetto di specifici interventi. C’è da trovare un senso all'investimento che si è fatto sull'edificio di contrada Muciare . All'assessore Sebastiano Tusa, Matteo Mangiacavallo chiede, dunque, notizie certe sul futuro del Museo del Mare e se si ha intenzione di riportarlo alla sede originaria in contrada Muciare, cosa che da parte sua auspica. Non è ammissibile, conclude, che tanti soldi pubblici siano stati spesi per trasformare l’ex Colonia marina in Museo del Mare e poi tenere un edificio nel degrado. In tal caso i cittadini dovrebbero chiedere il conto agli amministratori della cosa pubblica per danni all’erario.