che hanno deciso di sospendere la manifestazione di protesta annunciata per oggi presso la sede dello Iacp di Agrigento. Ieri, durante l'ennesimo vertice al Comune, dopo diversi tentativi effettuati dal sindaco Carmelo Pace di mettersi in contatto con il Prefetto di Agrigento, nella tarda mattinata e quasi a fine riunione quando gli ex residenti degli alloggi erano comunque ancora al Comune, il primo cittadino e' finalmente riusciuto ad interloquire telefonicamente con il Prefetto il quale ha comunicato di avere convocato per domani i vertici dell'Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento per capire quando si procederà alla stipula del contratto con la ditta esecutrice dei lavori. In particolare, la massima autorita' governativa in provincia chiedera' al commissario e al direttore dello Iacp tempi certi e soprattutto la data di inizio dei lavori, dopo il richiamo di lunedi' scorso dell'assessore regionale alle infrastrutture che ha diffidato l'istituto a fornire una relazione urgente sui ritardi che stanno caratterizzando l'avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi. I residenti hanno così deciso di temporeggiare e di annullare momentaneamente la protesta di oggi ad Agrigento ma solo ed esclusivamente se dall'incontro di domani tra Prefetto e vertici dello Iacp verrà fuori la data certa di stipula del contratto e, di conseguenza, la data di inizio dei lavori. In caso contrario, ex residenti e amministrazione andranno a protestare ad Agrigento. Ieri nella sala dei sindaci del Comune di Ribera le famiglie che sei anni fa hanno dovuto abbandonare le loro case son tornate a manifestare non solo rabbia e indignazione ma anche una sorta di rassegnazione dicendosi quasi certe che questi alloggi non verranno mai piu' realizzati.