di fatto, ha avviato il tentativo di addivenire ad una risoluzione del contratto di gestione delle risorse idriche integrate. A denunciare il fatto è stato il portavoce di Intercopa Franco Zammuto, il quale naturlamente si augura che le cose non vadano in questo modo. Se così fosse, infatti, secondo il Comitato si vanificherebbe il lavoro fin qui fatto.
Una vertenza che si è inquadrata sugli ultimi lavori della Commissione Sanità dell'Ars, l'audizione di quarantotto ore fa, durante la quale è stato anche ribadito che i fondi previsti dal Patto del Sud in favore degli investimenti sulla depurazione saranno garantiti solo ai comuni che consegnarono gli impianti idrici al gestore, nella fattispecie Girgenti Acque. Ma per Zammuto non è affatto vero che non c'è alternativa ad una gestione integrata delle acque fatta dai privati, e che la battaglia è ancora lunga.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua contro il “contratto di governo” Lega – M5S in merito al punto acqua pubblica. Viene definito “uno specchietto per le allodole” che non rispetterebbe assolutamente il referendum del 2011. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, promotore del referendum sull’acqua e sui servizi pubblici del 2011, ritiene che l’acqua e la sua gestione pubblica e partecipativa costituiscano un paradigma di un altro modello di società da cui risulta imprescindibile prendere parola anche sull’impianto complessivo delle scelte di governo.
Intanto alcuni siti d'informazione hanno pubblicato la diffida firmata dall'avvocato Giuseppe Mazzarella e dai vertici dell'ATO idrico. Quella diffida che dovrebbe preludere al tentativo di addivenire alla risoluzione del contratto. Vengono citate tutte le presunte inadempienze del gestore: malfunzionamenti degli impianti di erogazione e di quelli di depurazione, ripetute interruzioni del servizio e mancati interventi tempestivi per il suo ripristino, così come previsto dalla convenzione. Convenzione sulla quale, eccepisce l'avvocato Mazzarella, Girgenti Acque non oppose alcuna formale riserva rispetto all'arcinota questione della mancata consegna degli impianti da parte di tutti i comuni. Come dire che l'ente gestore non potrebbe mettere più in discussione questa presunta lacuna da parte dell'allora Autorità Territoriale Ottimale, non avendolo fatto sin dall'inizio. Ed è forse questa la parte più interessante di questa diffida, posto che tutte le altre questioni riguardanti i limiti del servizio sono conosciute. Adesso Girgenti Acque ha un mese di tempo per presentare le proprie controdeduzioni, dopodiché si andrà davanti al Tribunale. Nel frattempo però c'è un servizio da garantire. E il braccio di ferro è appena all'inizio.