A promuoverlo è l'APEI, Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani. “Si tratta – dice la vicepresidente regionale Laura Mendola - di un'associazione di categoria su base volontario, che opera al fine di favorire la salvaguardia e il riconoscimento delle figure professionali del Pedagogista e dell’ Educatore”.
Sullo sfondo: le recenti novità legislative dopo l'approvazione della legge dello scorso dicembre che finalmente disciplina il lavoro di educatori e pedagogisti. “È una svolta epocale nel mondo della Pedagogia e delle professioni pedagogiche”, evidenzia la dottoressa Mendola. “Fino a ieri – aggiunge - chiunque poteva improvvisarsi e svolgere questa professione senza averne i titoli o con le qualifiche più disparate, con l'entrata in vigore della legge invece si stabilisce che l’ educatore professionale socio-pedagogico è chi consegue la laurea in Scienze dell'educazione e della formazione Pedagogista è chi consegue una laurea magistrale nelle classi deputate. D'ora in poi nessuno potrà più svolgere mansioni educative in nessuna struttura, né pubblica né privata, in assenza dei suddetti titoli.
Ma come mai l'Associazione Pedagogisti Educatori Italiani, ha scelto Sciacca per organizzare un convegno incentrato proprio sulle novità legislative? “L'Apei – risponde la dottoressa Mendola - sta lavorando in maniera uniforme e capillare su tutto il territorio nazionale per diffondere la nuova legge di disciplina delle professioni educative e per promuovere una cultura pedagogica nella società, e il Comune di Sciacca ha dimostrato grande sensibilità e attenzione verso le tematiche del mondo educativo impegnandosi a lavorare affinché questi obiettivi siano pienamente raggiunti nel territorio. L'educatore professionale socio-pedagogico e il pedagogista operano nell'ambito educativo, formativo e pedagogico, in rapporto a qualsiasi attività' svolta in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, in una prospettiva di crescita personale e sociale. In particolare, i professionisti dell' educazione, lavorano in ambito educativo e formativo; scolastico; socio-assistenziale, della genitorialita' e della famiglia; culturale; giudiziario; ambientale; sportivo e motorio; dell'integrazione e della cooperazione internazionale. Gli enti pubblici (a partire dai comuni) si avvalgono dei Pedagogisti e degli Educatori professionali socio pedagogici per la progettazione, l'organizzazione, la gestione e la realizzazione di tutti i servizi che richiedono lo svolgimento di mansioni educative, formative e pedagogiche a partire dai servizi educativi per la prima infanzia, fino ai servizi socio-assistenziali rivolti alle fasce più deboli della popolazione (minori, disabili, anziani), all'area dello svantaggio socio-culturale, dell'integrazione, della povertà educativa, della dispersione scolastica (che ha dati preoccupanti nel nostro territorio), servizi educativi rivolti alle famiglie e al mondo del lavoro.
Insomma, oggi la Legge c'è, adesso occorre fare in modo che venga applicata per garantire alla società servizi educativi di qualità capaci di dare le giuste risposte ai bisogni educativi dei territori.