Pare sia questo il documento che ancora manca all'appello per procedere alla stipula del contratto tra Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento e impresa esecutrice delle opere. Lo ha scoperto il Prefetto Dario Caputo durante l'incontro di ieri con i vertici dello Iacp. Insomma, a distanza di sei mesi dall'approvazione del progetto avvenuta a novembre dello scorso anno, la documentazione non è completa e, di conseguenza, i lavori non possono iniziare. Pare che il documento mancante sia pronto e debba arrivare da Caltanissetta. Il Prefetto, che ieri ha convocato lo Iacp a seguito della minaccia degli ex residenti degli alloggi di occupare la sede dell'Istituto Autonomo Case Popolari, ha chiesto che il problema venga superato entro lunedì prossimo. Ieri le famiglie che sei anni fa sono state costrette ad abbandonare le loro case, sono tornate al Comune ad attendere l'esito dell'incontro in Prefettura. Un incontro che dunque si è concluso con un ulteriore rinvio. Famiglie alle quali proprio i vertici dello Iacp avevano promesso nello scorso mese di marzo che i lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi sarebbero iniziati a maggio. E invece ancora si attende la stipula del contratto. Una vicenda scandalosa che, dopo una gara d'appalto dai tempi biblici (ci sono voluti due anni per aggiudicare i lavori), continua a registrare colpi di scena, ritardi, rinvii, lentezza della burocrazia e promosse non mantenute.