E' come vedete in queste immagini che si presenta la zona a due passi dall'ex mattatoio comunale, in via Cusmano: una arteria che conduce al quartiere di San Michele e che il sabato mattina ospita il mercatino settimanale con gli ambulanti di generi alimentari.
Le immagini da sole basterebbero a commentare quale livello possa raggiungere l'inciviltà e il degrado di alcuni, che si permettono di trasformare una zona verde in uno dei quartieri storici della città, in un ricettacolo di rifiuti. E' evidente che dietro la ringhiera che separa la via Cusmano dal piccolo boschetto di alberi dove insiste la storica chiesetta di Sant'Onofrio, quelli abbandonati non certo alcuni giorni fa, ma accumulati chissà da quanto tempo, sono i resti di bivaccate serali.
Nella piazzetta o sulla panchina spesso c'è chi si ferma e trascorre lì qualche ora, spesso sono giovani. Magari gli stessi che dopo avere consumato una pizza, qualche birra o altre bevande, fanno fatica poi a portare via i rifiuti prodotti. Fanno prima, stando alla loro inciviltà, a lasciarli dietro la ringhiera. Ed ecco in mezzo alle erbacce, che andrebbero anche quelle ripulite, cartoni di pizza, sacchetti di spazzatura, bottiglie, plastica, addirittura un sacchetto ben sistemato e poggiato tra i cespugli come addobbo natalizio, e qualche altro poco metri più in là sul marciapiedi. Insomma un degrado che, non dovrebbe appartenere a una città che aspira, evidentemente solo di aspirazione trattasi, a essere turistica e a quei cittadini che decantano la bellezza dei propri luoghi, peccato poi non ne abbiano per niente cura.
La sporcizia che si può tristemente ammirare sporgendosi dalla ringhiera che costeggia il boschetto, la si può individuare anche alla luce dei passanti, lungo le antiche mura di cinta, accanto al contenitore adibito alla raccolta degli indumenti, oltre ai vestiti rovistati e lasciati tutt'intorno, al via un'altra bella rassegna di sporcizia e rifiuti, tra bidoni, bottiglie, una sediolina in legno e perfino dell'eternit. I cittadini che dopo una passeggiata nella zona, ne hanno documentato il degrado, chiedono che l'area venga pulita e restituita di decoro, mentre per chi sporca si auspicano da sempre controlli e provvedimenti, e quel salto culturale che porti a crescere la comunità tutta.
Chiudiamo la rubrica delle segnalazioni, passando dalla villa comunale. Lì fanno notare alcuni cittadini, le anatre non nuoterebbero in acque pulite. Ironia a parte, si evidenzia come l'acqua andrebbe sostituita, dal momento che risulta particolarmente sporca, putrida e stagnante con un habitat poco presentabile ai turisti e poco vivibile per le anatre, da sempre attrattiva di tanti bambini.