e ditta che si è aggiudicata i lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari di Largo dei Martiri di via Fani a Ribera. Stipula del contratto in assenza della quale i lavori non possono iniziare. E' scaduto ieri il termine indicato dal Prefetto di Agrigento che, durante l'incontro della scorsa settimana con i vertici dello Iacp durante il quale si era appreso che manca un certificato antimafia di un componente dell'impresa esecutrice delle opere, aveva chiesto che il problema venisse superato entro lunedì, cioè entro ieri. E invece non si registra alcuna novità. Da Agrigento, nessuna notizia. Gli ex residenti oggi al nostro telegiornale fanno sapere che aspetteranno di vedere cosa succede durante questa settimana. Trascorsa infruttuosamente anche questa ulteriore settimana, dal 4 giugno prossimo riprenderà la mobilitazione. Cittadini che, com'è noto, la scorsa settimana erano pronti ad andare a occupare la sede dello Iacp, istituto che a Ribera, attraverso i suoi vertici, aveva garantito agli ex residenti degli alloggi che i lavori sarebbero iniziati entro maggio. Poi l'intervento del Prefetto e la richiesta rivolta ai residenti di temporeggiare in attesa che in Prefettura si svolgesse l'incontro con lo Iacp. Vertice che si è concluso con un ulteriore rinvio visto che allo stato attuale, dopo sei mesi dall'approvazione del progetto, la documentazione è ancora incompleta e impedisce la sottoscrizione del contratto con la ditta esecutrice delle opere.