per raggiungere determinate dimensioni prestabilite per legge. La decisione, a suo tempo, era stata presa per decreto dall'assessorato regionale alla sanità, ma adesso è arrivata anche la conferma del TAR che ha respinto il ricorso e la richiesta di sospensiva avanzata dall'associazione dei laboratori. Non solo, però, brutte notizie perché il Tribunale Amministrativo ha deciso, invece, di permettere ai laboratori di costituirsi in associazioni temporanee di impresa, senza perdere l'accreditamento e senza perdere, quindi, la propria autonomia. Le 600 strutture mediche convenzionate con la Regione potranno unirsi, dunque, sotto forma di ATI. E' una lunga battaglia di sentenze e ricorsi quella che riguarda i laboratori di analisi, battaglia avviata già da anni.
L'obiettivo della Regione è quello di garantire massima sicurezza e qualità cercando di accorpare in poche strutture analisi, visite ed esami. I laboratori di analisi per beneficiare dei trasferimenti regionali dovranno garantire 100 mila prestazioni nel 2017 e 200 mila nel 2018. Chi ne eroga di meno viene considerato dalla Regione poco sicuro e quindi invitato ad accorparsi con altri. I sindacati non ci stanno poiché ritengono che la norma possa mettere a rischio non solo tanti posti di lavoro ma anche gli utenti che vivono nei centri abitati più piccoli dove i laboratori, ovviamente, non arrivano agli standard numerici richiesti. Restano 4 mesi di tempo per adeguarsi seppur la battaglia legale non sia ancora definitivamente conclusa: infatti i laboratori preannunciano ulteriori ricorsi al CGA per verificare la legittimità di altri punti contenuti nel decreto.