Sabato sono tornati i Canadair sui cieli di Sciacca. Sono state necessarie diverse ore di lavoro per spegnere le fiamme che erano divampate, in particolare, in località Nadore, mettendo a rischio una vasta area boschiva che, alla fine, per fortuna, è stata risparmiata. Vigili del fuoco e agenti del corpo forestale non riuscivano da soli a domare le fiamme. Da qui l'intervento dei mezzi aerei, che si rifornivano al largo dello specchio d'acqua di Sovareto, come vedete da questo filmato amatoriale pubblicato su Youtube dal signor Gaspare Vitale.
Ma il fuoco lo scorso fine settimana è divampato anche in altre zone del territorio agrigentino, in un caso arrivando quasi a lambire lo stesso parco archeologico dalla Valle dei Templi. Fiamme anche a Ribera, in località Cuci. Insomma: siamo già in piena emergenza. Eppure il primo giorno di lavoro degli addetti ai servizi antincendio nelle aree boschive non avverrà prima del 15 giugno. Sono 800 in tutto i lavoratori entreranno in azione in diverse zone della provincia e rimarranno al lavoro fino al 15 ottobre. Opereranno in 15 postazioni dislocate ad Agrigento, Santa Margherita Belice, Burgio, Bivona, Santo Stefano, Cammarata, Licata, Casteltermini, Siculiana, Ribera, Sciacca, Cianciana e Grotte. Saranno 21 le squadre impegnate e 25 le torrette di avvistamento. Sono già all'opera invece gli operai dell'Azienda Foreste Demaniali, i celebri “centocinquantunisti”, definizione che deriva dal numero di giorni minimi da loro lavorati per potere accedere agli ammortizzatori sociali.
A Sciacca saranno intensificati i servizi di controllo anche nell'ambito dei contenuti del protocollo d'intesa sancito lo scorso anno dal procuratore capo della Repubblica Roberta Buzzolani con i comuni della giurisdizione del Tribunale di Sciacca. L'ispettorato ripartimentale delle foreste ha fatto sapere che saranno confermati uomini e mezzi al lavoro lo scorso anno. L'ispettorato Ripartimentale, in una dichiarazione del responsabile Calogero Crapanzano al Giornale di Sicilia, ricorda che per una corretta prevenzione degli incendi è necessario che tutti facciano la loro parte, a cominciare dai privati chiamati a bonificare i celebri lotti interclusi, quei lotti per i quali a Sciacca il sindaco Francesca Valenti nei giorni scorsi ha diramato una nuova ordinanza, anche se non va trascurato il fatto che sono numerose anche le aree di proprietà comunale che necessitano proprio di quegli interventi che si chiedono ai proprietari privati.
Lo scorso anno sul fronte degli incendi Sciacca e il circondario hanno vissuto una fase difficilissima, con incendi che hanno perfino lambito le case, costringendo all'evacuazione di numerosi stabili situati all'ingresso est della città, al confine con il bosco di località Pierderici che aveva preso fuoco. Per la prima volta rispetto al passato ci sono stati anche degli indagati. Il problema è serio, e non è sufficiente incrociare le dita sperando che le cose vadano meglio. No, occorre vigilare ed eventualmente non indugiare a denunciare.