Questa in sintesi la denuncia arrivata ieri dell'amministrazione comunale di Sciacca in relazione agli impegni non mantenuti da parte dell'Azienda Sanitaria Provinciale e dalla Regione Siciliana. Dichiarazioni che hanno generato un polverone in città con le opposizioni che oggi non mancano di richiamare l'esecutivo cittadino alle proprie responsabilità. Per Mizzica il sindaco Valenti e l'assessore Mandracchia non hanno fatto altro che alzare bandiera bianca sulla problematica randagismo, atteggiamento che il Movimento rappresentato in consiglio comunale da Fabio Termine respinge ritenendo inaccettabile la posizione - quasi da “fine mandato” - espressa dall'amministrazione comunale. Noi non alziamo banbiera bianca, al contrario dicono gli esponenti di Mizziza, rilanciamo le nostre proposte sul tema randagismo, più volte sottoposte all'attenzione della giunta e della città. Molte di queste avrebbero potuto essere attuate sin da subito, aggiungono, a prescindere dalle risorse.Insomma se il sindaco Valenti e l'assessore Mandracchia tirano in ballo il governo regionale e l'Azienda Sanitaria Provinciale, Mizzica fa altrettanto nei confronti dell'amministrazione comunale accusa di non avere attuato alcun progetto, nessun protocollo per incentivare le adozioni, nessuna ordinanza o azione per intensificare controlli e lotta all'abbandono, nessuna campagna di sensibilizzazione in città per le sterilizzazioni dei cani padronali e men che meno avviato l'iter per la costruzione del rifugio. Praticamente si è fatto pochissimo o niente, sostengono quelli di Mizzica che hanno anche chiesto un confronto con il parlamentare regionale Michele Catanzaro, componente della commissione speciale sul randagismo e chiaro riferimento della giunta Valenti a Palermo. A differenza del sindaco Valenti, Mizzica dichiara che non intende gettare la spugna sulla vicenda randagismo e chiede un confronto con il parlamentare saccense sostenendo che le risorse da parte della Regione non mancano: serve il lavoro di chi ci deve rappresentare.
Altrettanto pesante il commento, alla denuncia dell'amministrazione comunale, che arriva dal Movimento 5 Stelle. Prima di lamentarsi il sindaco avrebbe dovuto dare un esame di coscienza. Vero è che servono maggiori risorse per affrontare con la giusta forza il problema del randagismo a Sciacca, ma anche senza le “grandi risorse” si può fare tanto, scrivono gli espoenenti pentastellati, accettando per esempio l’aiuto delle altre forze politiche e dei volontari che si dedicano a questo problema. Pure il Movimento 5 Stelle ricorda di avere presentato il 19 marzo un progetto per la realizzazione di un Canile WEB che avrebbe garantito trasparenza e nel contempo avrebbe incentivato le adozioni. Non ha ricevuto nessuna nota di apprezzamento o richiesta di collaborazione, aggiungono, così come senza risposta è rimasta l'interrogazione presentata dai due consiglieri. Poi l'affondo politico. La verità, sostiene il Movimento 5 Stelle, è che qusta amministrazione si sente lasciata da sola perché non ascolta nessuno e non ha le risorse per risolvere i problemi più gravi perchè quelle poche a disposizione vengono sprecate per altro. Se si vuole gettare la spugna definitivamente, concludono i grillini, non rimane che rassegnare le dimissioni perchè Sciacca ha bisogno di essere amministrata.