soprattutto a ridosso degli ultimi cassonetti situati nelle aree tuttora non coperte dal servizio del “porta a porta”. Foggia, San Marco, piana Scunchipani, sono ormai ricettacolo di spazzatura, che rischia di invadere perfino la stessa carreggiata. E, in merito, non ci sono certo scenari favorevoli. Resiste la raccolta porta a porta del rifiuto umido (che viene trattato presso il centro di compostaggio di Marsala, in attesa che quello di Santa Maria possa essere ripristinato), e quella del differenziato multimateriale (vetro, lattine, plastica, carta e cartone). Una situazione, quella che si sta venendo a creare in diverse zone della città, solo parzialmente riconducibile alla diffusa inciviltà di chi non esita a disfarsi della propria spazzatura in qualsiasi maniera. Ormai, infatti, è tutta la Sicilia ad essere in fase di emergenza, dopo la scadenza dell'ultima proroga alla gestione dei rifiuti. La chiusura delle discariche impedisce il conferimento dei rifiuti indifferenziabili. Tutto questo potrebbe mettere in discussione anche il ritiro di questo tipo di rifiuto nel servizio del porta a porta. Anche perché gli autocompattatori della ditta appaltatrice del piano ARO e al momento non si possono svuotare. Intanto la situazione è complicata. Segnalazioni su un servizio che necessita di essere migliorato ci giungono dall'area cimiteriale. Anche qui i contenitori sono pieni fino all'inverosimile. Nel viale principale sono stati svuotati la scorsa settimana. In tutti gli altri settori chissà da quanto tempo non vengono svuotati. Nella zona centrale sono stati collocati alcuni di quei contenitori azzurri che erano rimasti per anni a cuocere al sole. Col latte di calce ci hanno scritto "solo carta", ma sono stati riempiti anche di fiori secchi. Una condizione da rivedere, nel segno di un luogo che, come e più di altri, merita decoro e senso del rispetto.