hanno presentato una loro proposta di regolamentazione del settore. Anche la gestione Musumeci è risultata finora fallimentare, hanno dichiarato i 5 Stelle che hanno sfidato governo e maggioranza a sostenere la loro proposta.
Il disegno di legge di cui è primo firmatario il deputato Giampiero Trizzino prevede, alla stregua della legge del 2010, la suddivisione del territorio regionale in ambiti territoriali ottimali (eliminando la possibilità di istituire i cosiddetti “ambiti di raccolta ottimale”, (A.R.O.) di cui fanno parte, obbligatoriamente, tutti i comuni ricompresi nel territorio individuato, ma, questa volta, ancorando tale scelta allo scopo di raggiungere economie di scala e di sistema, e dunque, abbandonando quella che viene ritenuto l’irragionevole criterio territoriale che, in precedenza, aveva individuato un A.T.O. per ogni provincia . In materia di affidamento del servizio è prevista l’istituzione di una sezione all’interno della Centrale Unica di Committenza della Regione - chiamata ad occuparsi, in via esclusiva, dell’espletamento delle gara per l’affidamento della gestione del sistema integrato dei rifiuti. La scelta di trasferire tale competenza dall’UREGA a questo nuovo soggetto, deriva dall’esigenza di accelerare i tempi delle procedure.
Ulteriori novità introdotte dal disegno di legge riguardano l’istituzione della figura dell’ispettore ambientale, chiamato a vigilare, controllare e accertare direttamente sul territorio che venga garantito il corretto funzionamento del servizio da parte dei gestori e, allo stesso tempo, che l’utenza non ponga in essere comportamenti che impediscano il raggiungimento degli standard di raccolta differenziata stabiliti dalla normativa e dalla programmazione di riferimento. In tema di liquidazione delle Società e Consorzi d’ambito, il disegno di legge stabilisce il passaggio dell’affidamento delle procedure di liquidazione dai commissari all’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni.
Intanto la situazione rimane più che critica con i sindaci dei comuni chiamati a raggiungere a breve livelli ottimali di raccolta differenziata e ad organizzarsi per l'eventuale conferimento all'estero della quota eccedente di rifiuti dell'indifferenziata. Anni di mala gestione stanno generando uno scaricabarile, dalla regione ai comuni, dai comuni ai cittadini costretti, alla fine, a pagare il conto, con il costante aumento della Tari.