che intorno a mezzogiorno di ieri è precipitato dentro la cisterna al servizio della sua abitazione, rimanendo sostanzialmente imprigionato per oltre nove ore, a contatto con l'acqua. Il contenitore in questione è alto due metri e mezzo. L'uomo ha gridato aiuto a lungo, ma per tutto il pomeriggio nessuno lo ha sentito, anche perché l'uomo vive da solo. Solo intorno alle 20,30, quando le sue urla nel frattempo erano diventate sempre più flebili, un vicino di casa, che era uscito per una passeggiata, si è reso conto di quanto accaduto, allertando subito i soccorsi. Sul posto un'ambulanza del 118, ma anche i vigili del fuoco e una pattuglia della Polizia di Stato. Le operazioni di recupero dell'uomo non sono state proprio agevoli. I vigili del fuoco hanno dovuto operare un'imbracatura. L'anziano, la cui tempra ha resistito all'abbassamento della temperatura, è apparso vigile anche se in stato confusionale. È stato immediato il suo trasferimento all'ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, dove si trova ricoverato ancora in stato di ipotermia, per la prolungata permanenza a contatto con l'acqua nella cisterna. Non è ancora del tutto chiaro la dinamica di questo incidente. Probabilmente stava verificando quanta acqua ci fosse dentro la cisterna. Una cisterna esterna, peraltro non interrata. Per fortuna il settantaseienne non è in pericolo di vita.