quella di Gaetano Montalbano, riberese DOC, ex amministratore unico della SEUS, la società della Regione che gestisce le ambulanze del 118, un centro di potere piuttosto importante, tanto per intenderci. Fino a pochi mesi fa, dunque, Gaetano Montalbano è stato una delle pedine centrali del potere crocettiano, un luogotenente di Re Saro, senza se e senza ma. Eppure, al calare del sipario sull'amico ex sindaco di Gela, Montalbano (un passato da militante della "Sinistra Sinistra" con una passione per Che Guevara), si è trasformato in un avanguardista dei "porti chiusi" alle ONG in quello che si è autobattezzato "governo del cambiamento". Ma dopo i commenti al vetriolo contro il Pd (che, certo, non si è comportato bene con Crocetta), Gaetano Montalbano ha fatto il salto di qualità, e oggi è tra le punte di diamante del raggruppamento leghista riberese che vede accanto a lui anche l'ex vicesindaco Alessandro Dinghile oltre a Barbara Randisi, Claudio Rizzo, Giovanni Sola, Giuseppe Urso e Paolo Vacante.
È chiaro che un partito più grande diventa più proseliti attrae. È ciò che è accaduto a Ribera. E c'è già anche chi, come il coordinatore del collegio di Forza Italia Matteo Ruvolo, guarda al futuro, congratulandosi con il gruppo salviniano di Ribera, invocando un clima di collaborazione, in un comune che tra non molto tempo tornerà al voto e dove Ruvolo non fa mistero di potersi candidare a sindaco come successore di Carmelo Pace.
E a Sciacca? Anche qui si parla dell'ipotesi della nascita di una Lega di Salvini. Da Palermo cercano più o meno disperatamente personalità che hanno orbitato o che orbitino ancora attorno al centrodestra e che potrebbero essere coinvolte. Si fanno i nomi, in tal senso, di Giuseppe Marinello ma anche di Mario Turturici. Entrambi sono molto amici, sul piano personale, di Alessandro Pagano, ex assessore regionale e deputato nazionale forzista, oggi punta di diamante in Sicilia di Matteo Salvini. Trattative in corso che, evidentemente, sono più complicate del previsto. Al momento ufficialmente queste personalità sono in stand by dalla politica, ma è chiaro che i loro cellulari sono regolarmente accesi, e il corteggiamento è tuttora in corso. Ed entro settembre, dunque, anche Sciacca dovrebbe avere un gruppo che abbia come riferimento la Lega di Matteo Salvini, così come in tutti i comuni, nell'ottica della strutturazione di un partito in continua ascesa di consensi popolari.