alla Finanziaria è stato approvato dall'Assemblea Regionale Siciliana. Questa volta, la maggioranza ha trovato i numeri necessari, seppur risicati, per procedere con la cosiddetta manovra bis. Si tratta, per intenderci, di quelle norme inizialmente stralciate dalla Finanziaria.
Fra le norme approvate, la fusione tra Ircac e Crias con la nascita dell'Irca, il nuovo istituto regionale di credito agevolato. Si è discusso, poi, di società partecipate, consorzi universitari, formazione professionale, forestali, ex sportellisti e Comuni in dissesto finanziario. Tra le norme, infatti, è stata approvata una proroga di un anno che permette ai Comuni in dissesto di continuare a stabilizzare i propri precari.
Dal Collegato, è stata fatta fuori la riforma dell'ESA che il governatore Nello Musumeci vorrebbe abolire. Niente da fare, almeno per ora. La sopravvivenza dell'ESA era una delle condizioni dell'accordo affinché si trovassero i numeri in Aula per approvare il documento contabile. A farsi promotore e mediatore dell'accordo, lo stesso Presidente dell'ARS Gianfranco Micciché che ha confermato: "L'Esa nel Collegato non ci rientrerà. Abbiamo tardato a portare al voto questa legge - ha ammesso - il leader di Forza Italia in Sicilia - perché non avevamo ancora chiuso un accordo con alcuni esponenti delle opposizioni e quindi non avevamo i numeri in Aula".
Dai banchi dell'opposizione, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle battono cassa affermando in sintonia: “Ora che Musumeci ha ritrovato la sua maggioranza, non ha più scuse. Inizi a governare ed a lavorare visto che finora lo ha fatto poco o nulla”. Le sfide all'ARS non mancheranno, a cominciare da Riscossione Sicilia che si avvia verso la liquidazione. Dopo l'esame delle Commissioni, da qui in avanti, arriveranno in Aula diversi disegni di legge. Tra i primi, quello per la riforma dei rifiuti. La maggioranza, insomma, avrà subito modo per contarsi nuovamente.