Anche il sindaco di Castelevetrano Felice Errante, come altri colleghi dell'isola, ha deciso di chiudere due mesi prima della naturale scadenza l'esperienza amministrativa. Aveva già da tempo annunciato che non si sarebbe ricandidato, spiegando in tale circostanza le ragioni personali e politiche che lo aveva portato ad assumere tale decisione. Non di meno, la decisione di non attendere l'esito delle prossime elezioni amministrative in città genera una ridda di ipotesi in relazione alle motivazioni che stanno alla base di queste dimissioni anticipate. Errante le ha annunciate tramite un comunicato stampa e un video messaggio. Una sorta di commiato e al tempo stesso una relazione dell'attività svolta in questi 5 anni durante i quali, ha dichiarato, ho onorato l'impegno assunto anche in momenti difficili. Il riferimento è anche alle note vicende giudiziarie che hanno investito il comune di Castelvetrano, determinato il commissariamento del Consiglio Comunale e, per ultimo, la nomina della commissione prefettizia incaricata di passare al setaccio tutti gli atti dell'attività amministrativa. Considerato il fatto che la commissione pare abbia acquisito nella quasi totalità la documentazione richiesta, scrive Errante, non ritengo ci siano ragioni per continuare a rimanere alla guida della città. Non mi dato di sapere come si concluderà l'accertamento ispettivo, ha aggiunto, ma pero che questa comunità non debba subire l’onta di un commissariamento, che non merita e da parte sua ha ribadito di avere amministrato la città senza subire alcun ricatto o condizionamento da parte di gruppi criminali, lobby, o peggio ancora dalla mafia. Questa, dunque, la motivazione delle dimissioni anticipate che viene fuori dalle dichiarazioni ufficiali del sindaco di Castelvetrano, legata anche al fatto che per legge già da alcuni giorni e per tutto il periodo elettorale i sindaci potranno garantire solo l'ordinaria amministrazione. Era così anche in passato, eppure i sindaci sono rimasti al loro posto fino al formale passaggio di consegne alla nuova amministrazione. Una novità c'è adesso ed è legata alle elezioni regionali del 5 novembre. La legge prevede che per potersi candidare all'ARS i sindaci dei comuni con più di 20 mila abitanti devono dimettersi entro il primo maggio. Insomma anche Errante, che non ha mai nascosto la passione per la politica, potrebbe aver deciso di chiudere l'esperienza di sindaco, ormai a ridosso delle amministrative, per non precludersi la possibilità di correre per uno scranno a Palazzo dei Normanni.