Così il commissario Gervasio Venuti aveva commentato lo scorso mese la donazione di una incubatrice neonatale all'ospedale di Sciacca da parte dell'associazione saccense non nuova, certamente, a simili iniziative. Ieri pomeriggio, nel reparto di pediatria e neonatologia del Giovanni Paolo II il primo utilizzo dell'incubatrice, a seguito di un cesareo d'urgenza che ha portato alla nascita di una bambina prima del termine, alla trentaquattresima settimana. La neonata ha potuto usufruire dell'apparecchiatura in dotazione al reparto sebbene le sue condizioni non abbiano destato preoccupazione tra i sanitari. E' stata tenuta nell'incubatrice per le ore necessarie dopo il parto cesareo all'ottavo mese cui è stata sottoposta la mamma. Entrambe stanno bene. Indubbiamente la disponibilità dell'incubatrice ha evitato un possibile trasferimento della piccolina presso le strutture ospedaliere di Agrigento o Palermo. Da circa un mese anche il Giovanni Paolo II, il reparto di neonatologia, è attrezzato per simili casi, evitando ai neo genitori il disagio, se non il dramma di vedere il proprio neonato essere trasferito in altre città. E tutto ciò grazie alla sensibilità e alla tenacia di chi va in aiuto delle istituzioni pubbliche, come nel caso dell'associazione “Orazio Capurro-Amore per la vita”.