Si tratta di circa un milione di euro. La destinazione d'uso originaria, che prevedeva la realizzazione di una Università per la terza età e di una biblitoeca comunale, per ragioni diverse, non è mai stata rispettata. Così, in quella sede, nel corso degli anni sono finiti alcuni uffici decentrati del Comune e, per un certo periodo, perfino la sede dello stesso sinadco. Stando a quanto risulta, nei giorni scorsi funzionari della Regione sono stati a Sciacca per delle verifiche. Adesso, attraverso una formale diffida, avrebbero dato un ultimatum: o si realizzano le cose per le quali il finanziamento fu a suo tempo concesso (ai primi anni duemila, nell'ambito del PIT Aquae Labodes), o il Comune dovrà restituire i fondi. Adesso è prevista l'accelerazione delle procedure per il trasferimento della biblioteca comunale di Sciacca (ad eccezione del fondo antico) presso il palazzo Lazzarini. Si annuncia una autentica corsa contro il tempo, di difficile attuazione. Sono migliaia i libri che occorre trasferire, e poi attuare la qualificazione di multimedialità. Si parte da questo, dunque, nella prospettiva di potere un giorno realizzare anche l'università della terza età. In ogni caso le verifiche della Regione nei confronti della corretta utilizzazione dei finanziamenti europei sono in corso in ogni parte della Sicilia. Sarebbe una beffa atroce dovere restituire le somme. Ma è un pericolo concreto. Una vicenda che si inserisce nella campagna per la riapertura della biblioteca comunale intrapresa da un comitato che sta effettuando una raccolta di fondi per intervenire sulle stanze dell'ex convento dei Gesuiti, che dopo alcuni problemi strutturali sono state chiuse, impedendo da quel momento l'utilizzo della storica biblioteca. È questo uno dei fatti che hanno dato una spinta al progetto di trasferire la biblioteca nel più confacente Palazzo Lazzarini. Questione che, come si ricorderà, è stata anche al centro di un conflitto tra il Comune e la Soprintendenza ai bei culturali di Agrigento, che ha stoppato il progetto originario, che prevedeva il trasferimento dell'intera biblioteca, compreso il fondo antico. Le cose hanno poi preso una piega diversa. La prossima settimana l'assessore Monte ha convocato una nuova riunione per decidere il da farsi. Obiettivo: scongiurare il pericolo che il comune venga costretto a rimandare indietro soldi che, peraltro, ha già speso.