La drammaticità della situazione attuale e i “vuoti programmatici da colmare”, ormai veramente troppo evidenti, e ci spingono, dichiarano, a rivolgerci direttamente al Sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, con una lettera aperta inviata oggi.
La situazione degli enti locali è ben nota a tutti, ma per Mizzica a Sciacca si sta andando oltre le obiettive difficoltà economiche e ogni comprensibile difficoltà. Siamo di fronte, denunciano, ad una mancanza di
voglia, energie, idee e determinazione per guidare un cambiamento che è stato solo annunciato e non attuato. Un film già visto, per Mizzica, con gli stessi protagonisti che ritornano, ma con una sostanziale differenza rispetto al passato: questa volta in ballo non c’è, soltanto il destino
della coalizione di maggioranza o quello di un Sindaco, ma della città tutta e della sua prospettiva di crescita, di futuro. Nulla è cambiato per il gruppo politico rappresentato dal consigliere Termine, rispetto alle amministrazioni precedenti, ma quel che la città non si può permettere, aggiungono, è la rassegnazione alla mediocrità. Al sindaco Valenti chiedono come intende guidare una non più rinviabile reazione a questo stato di cose, a quella che definiscono una condizione di “stagnante caos calmo”. Parole chiare che
delineino un netto cambio di passo quelle che vengono sollecitate al sindaco Valenti anche rispetto alla volontà di liberarsi da condizionamenti esterni e futili diatribe interne alla sua coalizione. Il riferimento è alla verifica avviata da alcuni giorni all'interno della maggioranza che, al momento, non è chiaro in cosa potrà sfociare. E' proprio chiarezza però quello che Mizzica chiede al sindaco Valenti ritenendo che al contrario continuare con questa situazione di stallo equivalga a giocare con il fuoco.
Non solo una valutazione politica. Mizzica fa riferimento ad alcune recenti situazioni. Non è normale, scrivono, scoprire poco prima di una rappresentazione teatrale che il Fazello non può essere utilizzato per problemi di sicurezza. Non è normale, aggiungono, abbozzare una ztl a luglio inoltrato senza avere concertato l'intervento in tempo utile con la polizia municipale e senza avere previsto, peraltro, il servizio di bus navetta. In pratica ci si è limitati a chiudere il traffico per qualche ora, nulla di più. Cartellone dell'estate saccense peraltro considerato come un “minestrone” di eventi, con l'aggravante di avere annunciato a febbraio una edizione estiva del carnevale senza riuscire a indicare una data certa che ne consentisse l'adeguata promozione. La decisione di svolgerlo a settembre viene bocciata sonoramente da Mizzica. “ Non sarà una edizione ad uso e consumo dei turisti, ma solo un revival per i saccensi”, affermano.
L'elenco potrebbe continuare con il Cansalamone ancora chiuso, la gestione senza controllo dei rifiuti e delle discariche abusive e persino, scrivono gli esponenti di Mizzica, con le diatribe interne alla giunta anche sulla viabilità nella nuova strada della Perriera.
Di fronte a tutto questo Mizzica dichiara di avere una sola certezza: la voglia di reagire e di non essere complici silenziosi di im disimpegno della maggioranza che da un anno amministra la città di Sciacca.