La scopertura della targa in ricordo delle vittime di guerra, civili e militari è stato uno dei momenti più significativi della cerimonia di commemorazione dell'aeroporto fantasma, promossa dal comitato Chiana Scunchipani. Si è svolta ieri mattina presso il casale Planeta, già sede della Regia Aeronautica Militare e si è conclusa con la spettacolare esibizione di due eurofighter typhoon provenienti dall'aeroporto Trapani Birgi appartenenti al 37 stormo e un aeroplano antisommergibile della base di Sigonella.
Tanta commozione nel ricordare gli eroi della seconda guerra mondiale e il ruolo svolto dalla città di Sciacca, con l'aeroporto in contrada Chiana che in quegli anni ha svolto un ruolo strategico. E ieri alla manifestazione erano presenti alcuni familiari dei militari di stanza a Sciacca. C'era l'ingegnere Franco Scarabellotto, figlio del capitano Valerio, deceduto nel 1940 mentre svolgeva il proprio dovere. C'era il generale dell'Aeronautica Militare Amedeo Magnani che ha ricordato il papà Gino, tenente pilota che prestato servizio all'aeroporto fantasma.
Ricordi di vita e di guerra, di eroi e uomini che hanno vissuto questa drammatica pagina della storia italiana pur non essendo coinvolti nell'evento bellico. In contrada Scunchipani c'era il saccense Domenico Caracappa che ha perso la vista in quelle campagne per lo scoppio di un ordigno, ma ha perso il fratellino. Ed è stato ricordato anche il maggiore dell'aeronautica Giuseppe Palminteri, di origini saccensi, che ha perso la vita nel 2014 durante una esercitazione in volo.
Nel corso della mattinata è stata celebrata la santa messa in ricordo del sacrificio di tutti gli uomini che hanno lottato per la libertà. Il saccense Nicola Virgilio, autore del libro sull'aeroporto fantasma, da ieri è socio onorario del comitato presieduto da Rosario Vitrano che ha già dato appuntamento al prossimo anno.