E' quello che, per giorni, si è registrato presso la sede legale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento dove erano stati stati convocati per sottoscrivere il contratto di lavoro a tempo indeterminato . Una corposa trance di stabilizzazioni, deliberata con una serie di provvedimenti dalla Direzione strategica dell’Asp ha reso infatti possibile l’assunzione a tempo indeterminato di ottanta dirigenti medici e cento collaboratori professionali di vari profili sanitari che, dopo anni di lavoro scanditi da ripetuti rinnovi di incarichi per periodi circoscritti, escono finalmente dal precariato. Per ciò che riguarda il personale medico, si tratta di oncologi, urologi, chirurghi, otorinolaringoiatri, pediatri, neonatologi, ortopedici, ginecologi, psichiatri, nefrologi, anestesisti e rianimatori, cardiologi, medici di medicina trasfusionale e della chirurgia d’accettazione ed urgenza. A completare la procedura di reclutamento prevista dal cosiddetto “decreto Madia”, anche 62 infermieri, 15 tecnici di laboratorio biomedico, 13 farmacisti, 6 ostetriche, 3 tecnici sanitari di radiologia medica ed un tecnico di neurofisiopatologia. La nuova, massiccia assunzione a tempo indeterminato consente di coprire quasi il 50% del fabbisogno triennale 2018-2020 di personale. L'Asp di Agrigento annuncia che, nelle prossime settimane, saranno portate a termine ulteriori stabilizzazioni. Il restante 50% circa dei posti disponibili verrà attribuito attraverso le procedure di mobilità già deliberate e pubblicate in Gazzetta Ufficiale.
I numeri delle stabilizzazioni e della mobilità dimostrano come la situazione degli ospedali agrigentini, dal punto di vista dell'organico, fosse al collasso.
I vertici dell'Azienda precisano che se tutti i posti disponibili non saranno coperti attraverso la mobilità, verranno attivati nuovi concorsi per accesso dall’esterno. Intanto, si evidenzia che, oltre a consentire l’uscita dal precariato del personale interessato, l’iter appena concluso ha sortito l’effetto di evitare gravi criticità presso i reparti ospedalieri dove i sanitari stanno prestando servizio. I vari professionisti avrebbero infatti potuto lasciare le strutture agrigentine per assumere nuovi incarichi presso altre aziende sanitarie dove sono in corso analoghe procedure concorsuali di reclutamento di personale. La direzione aziendale, dopo aver acquisito la disponibilità dei professionisti a continuare a esercitare il proprio mandato presso l’Asp di Agrigento, ha in diversi casi avviato, come previsto dall’Assessorato Regionale della Salute in una recente circolare, un virtuoso esempio di dialogo interistituzionale con le varie aziende. Ciò ha consentito ai sanitari di esercitare il loro diritto di scelta rimanendo nel territorio provinciale e continuando ad assistere i pazienti agrigentini.
Come anticipato nei tg di ieri, in attesa della conclusione delle procedure di stabilizzazione e delle procedure di assunzione attraverso mobilità da altre aziende pubbliche, sono stati indetti bandi per acquisire personale in comando, i cui termini di presentazione delle domande sono già conclusi, tramite i quali si sta cercando di tamponare l'emergenza.