È, questo, solo uno degli interrogativi contenuti in una lettera della CGIL indirizzata all'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao. Il segretario provinciale Massimo Raso, il segretario della zona di Sciacca Franco Colletti e quello della FILCAMS Franco Castronovo oggi ritengono necessario tornare su un tema rimasto in sospeso. “Noi – spiegano i sindacalisti - siamo tra quelli che non hanno mai nutrito grandi aspettative sulla possibilità del Comune di Sciacca di far compiere all’intera questione passi in avanti significativi, tanto più che per mesi abbiamo inseguito questa questione della consistenza. Adesso che questa partita si è chiusa, e che il Comune ha consegnato il tutto, cosa si aspetta? E questo benedetto bando dovrà farlo il Comune o la Regione? Ma non si può andare avanti cosi, quante altre stagioni intendiamo perdere? Insomma: il tono dei rappresentanti sindacali è accorato, anche perché è evidente che occorra fare presto, e che, a giudizio della CGIL, il “miglior partner” possibile è quello che offre maggior garanzie circa la capacità di gestione e l’”occupabilità” delle persone: questioni definite non secondarie, per le quali si ritiene debbano essere inserite e sottolineate nel bando ai fini della qualificazione nella scelta. Raso, Colletti e Castronovo confidano che l'assessore Armao faccia in tempi brevi la massima chiarezza sulle questioni poste. “Questa Città attende da troppo tempo di vedere ripartire le terme e con esse quel di più di occupazione e sviluppo di cui abbiamo tanto bisogno.
In effetti la questione si è fermata. Nei mesi scorsi l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao aveva sollecitato il comune per la definizione della consistenza dei beni del patrimonio termale, lasciando intendere che a Palermo non aspettassero altro. Questione poi risolta, con la presentazione di una documentazione che i funzionari della Regione hanno considerato addirittura eccessivamente precisa. Ma da quando la palla è tornata a Palermo tutto tace. Si attendono ancora notizie di quel bando da pubblicare per la selezione di quel privato a cui far gestire i beni: dalle stufe di san Calogero al Grand Hotel, dal parco alle piscine. "Confidiamo in un'accelerazione, il professore Armao si è più volte dimostrato molto attento al problema, per noi le Terme sono il punto di partenza di ogni ipotesi di sviluppo". A parlare così è il vicesindaco e assessore al Turismo Filippo Bellanca. Il sindaco Francesca Valenti intende chiedere un nuovo incontro con l'assessore Armao. Ad oggi le ultime positive novità, risalenti ormai allo scorso mese di maggio, sono ancora ferme all'inserimento, nel complesso immobiliare, di quelle stufe vaporose che inizialmente, per questioni catastali, non facevano parte del patrimonio termale da consegnare al comune. Poi si pensava che il bando dovesse essere scritto a Sciacca, ma il nuovo governo regionale Musumeci ha fermato ogni ipotesi del genere: "Il bando lo facciamo noi, in collaborazione col comune", ha detto Gaetano Armao.